
BRINDISI- Slitta al 19 gennaio il licenziamento dei 120 lavoratori della Santa Teresa, società in house della Provincia di Brindisi. E’ un primo risultato dei lavoratori che questa mattina hanno fatto sentire la propria voce nel consiglio provinciale.
L’assise ha deliberato di bloccare le lettere di licenziamento a 31 dicembre e farle slittare al 19 gennaio, limite massimo, così come era stato chiesto dal sindacato dei Cobas. Lunedì ci sarà un incontro in prefettura con l’amministratore unico della Santa Teresa, Maurizio Montingelli, per ratificare l’accordo. Intanto arrivano notizie di possibili contributi statali sul problema delle province.
Il 23 dicembre alle ore 16 ci sarà un incontro tra Sebastiano Leo, assessore regionale al Lavoro, la task force e la Provincia sulla permuta della Cittadella della ricerca in cambio della salvezza della Santa Teresa. Una proposta del presidente della Provincia Maurizio Bruno per salvare le sorti dei 120 lavoratori.
Intanto domani mattina gli operai scenderanno in piazza con un corteo che attraverserà il centro storico. L’appuntamento è alle 8.30 in piazza Cairoli. Il corteo si svolgerà lungo via Appia, dall’angolo con via Torpisana, per giungere all’incrocio sulla strada per Bari e ritornare al punto di partenza.
“I lavoratori chiedono la partecipazione dei cittadini- afferma Bobo Aprile per i Cobas- per poter dire che questa città, questa provincia, mostra finalmente di voler cambiare un futuro che si mostra sempre più scuro”.
Un aiuto potrebbe arrivare anche dall’Anas che già in passato ha teso una mano alla Santa Teresa, pare che sia intenzionata a raddoppiare da 100 a 200 milioni il fondo nazionale da distribuire in tutta Italia.
Inoltre continua il pressing per ottenere un incontro con il Ministro per il Mezzogiorno , Claudio De Vincenti.
I lavoratori nel frattempo continuano a mantenere il presidio in Provincia, quella appena trascorsa è la seconda notte sui tetti del palazzo.
Lucia Pezzuto
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