Santa Teresa, sbloccati i soldi, 122 famiglie salve sino a dicembre

BRINDISI- La Regione sblocca nuovamente 5, 8 milioni di euro per la Provincia di Brindisi a patto che l’ente impieghi 1milione e 200mila euro per la Santa Teresa.

Nel frattempo revocata la procedura di licenziamento per i 122 lavoratori della Santa Teresa almeno sino al 31 dicembre prossimo. Questo l’accordo raggiunto questa mattina a Bari tra la Regione e la Provincia di Brindisi che voleva impiegare l’intera cifra dei 5,8 milioni di euro per risanare il bilancio dell’ente.

L’accordo nero su bianco sarà sottoscritto dai sindacato domani a mezzogiorno.

Nel frattempo i lavoratori possono tirare il fiato. La Santa Teresa resta al suo posto sebbene i lavoratori subiranno un taglio di orario garantendo tuttavia le funzioni fondamentali.

L’affidamento dei servizi resterà invariato sino al prossimo 31 dicembre. A dare la notizia è il presidente della Provincia Maurizio che ancor prima di tornare da Bari annuncia il risultato sulla sua pagina Facebook: “E’ stato un lavoro duro e snervante. Ho temuto di non riuscirci, di dover guardare i 130 lavoratori della Santa Teresa negli occhi e dire loro “questa volta non ce l’ho fatta”. Invece no: alla fine il buonsenso ha prevalso.

Oggi tornerò da Bari, dove sono stato in Regione con i dirigenti della Provincia, sapendo di aver sbloccato 5,8 milioni di euro per gli equilibri dell’Ente. Grazie a queste somme la Santa Teresa e i suoi lavoratori, che avrebbero dovuto oggi stesso andare a casa, potranno lavorare ancora fino al prossimo 31 dicembre. Durante questo periodo loro avranno la possibilità di garantire i servizi fondamentali in tutta la provincia: dalla pulizia alla sicurezza stradale alla manutenzione del verde. Io avrò il tempo di lavorare affinché nessuno resti a casa. Nemmeno dopo il 31 dicembre. Ringrazio il presidente Michele Emiliano. Per quel che mi riguarda, mi dimetto un’altra volta. Fare il presidente della Provincia oggi significa solo gestire problemi. Gratuitamente. Ma lo faccio con l’orgoglio di chi sta dando il massimo per sua gente”.

Stamane davanti alla sede della Ragione  c’era anche una delegazione dei lavoratori accompagnati dal sindacato dei Cobas

“Nei prossimi  mesi la Provincia- dicono i Cobas- si impegnerà a trovare ulteriori risorse e con la Regione si cercherà di mettere in piedi una serie di progetti.”

“Chiediamo che siano operati dei tagli di orario non lineari- afferma Bobo Aprile dei Cobas- questo per garantire i servizi fondamentali. Sarà necessario modulare l’orario in base alle esigenze”.

 

1 Commento

  1. Si continuano a mettere le ” PEZZE ” SU TUTTO.. salvo poi a vedere sbriciolata questa nostra citta’..bellissima ma secondo me con una sola grande pecca….riesce solo a partorire Amministratori incapaci ed inetti
    Raf

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