Santa Teresa: da lunedì 122 lavoratori a casa, Bruno: “Se la Regione non interviene mi dimetto”

BRINDISI- Da lunedì i lavoratori della Santa Teresa resteranno a casa. Sono stati licenziati. La Provincia non ha i soldi per pagare i servizi offerti dalla società a totale capitale pubblico. 122 famiglie senza più uno stipendio. Il presidente della Provincia Maurizio Bruno minaccia le sue dimissioni se entro lunedì  la Regione non troverà una soluzione. I 5milioni di euro che la stessa Regione aveva sbloccato, sono stati nuovamente bloccati. Il presidente Emiliano ha inviato una lettera nella quale precisa che le risorse sarebbero dovute andare tutte a Santa Teresa nel caso contrario sarebbero state bloccate. Ma quei soldi la Provincia doveva inserirli prima nel suo bilancio e poi destinarli alla società. “Avevamo previsto un milione per i servizi essenziali, e il resto a Santa Teresa- afferma Bruno- ma la Regione ha bloccato i soldi perchè voleva tutti destinarli a Santa Teresa. Chiediamo che vengano rispettati gli accordi presi in prefettura. Se la Regione non dovesse cambiare idea o trovare una soluzione sono pronto a dimettermi. Vado a casa con i lavoratori della Santa Teresa tanto la Provincia non potrà fornire più servizi, soprattutto quelli del trasporto e dell’edilizia scolastica.”

Lo stesso prefetto Vardè, che in questa vicenda si è speso molto, questo pomeriggio ha inviato una lettera ad Emiliano per intervenire ed impedire il licenziamento. Un ultimo tentativo.

Intanto i lavoratori della Santa Teresa chiedono a Bruno di non dimettersi. “La prego presidente- scrive  su Fb Cosimo Laporta, un lavoratore –  in questo momento delicatissimo a nome di tutti i colleghi della Santa Teresa le chiedo di desistere da questo intento, il Tuo contributo è necessario credo unico, Tu e il Prefetto dovete continuare a lottare per far valere ragioni che sussistono, ma che con scarsa responsabilità non vengono considerate.”

BrindisiOggi

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