Santa Teresa, da domani parte la cassa integrazione e si fermano i servizi fondamentali

BRINDISI- Santa Teresa, comincia domani la cassa integrazione in deroga per i 120 dipendenti, sospesi i servizi fondamentali appaltati alla società dalla Provincia.

Da domani per i prossimi 12 mesi, a meno di revoche, i dipendenti della Santa Teresa saranno in cassa integrazione. In questi giorni i lavoratori hanno dato la loro disponibilità recandosi presso gli uffici del mercato del lavoro a seguire i corsi di formazione, così come legge prevede. Entro qualche giorno invece la Santa Teresa dovrà presentare il piano di rilancio industriale che includa i progetti di ricollocazione dei dipendenti. Resta il nodo dei servizi, con gli operai a zero ore, tutte opere sinora svolte dalla Santa Teresa si fermano. Nessuno si occuperà della manutenzione delle strade provinciali e del verde, nessuno si occuperà della manutenzione delle scuole e degli edifici di pertinenza della Provincia, tanto per citarne alcune.

La situazione potrebbe sbloccarsi se la Provincia trovasse delle risorse anche esigue per poter appaltare, giusto per qualche ora al mese alla Santa Teresa, le opere indispensabili, questo vorrebbe dire richiamare dalla cassa integrazione parte dei dipendenti. Un’ipotesi che in questi giorni l’ente sta valutando confrontandosi con i sindacati.

Intanto domani mattina il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sarà a Roma per incontrare il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni,  per chiedere chiarimenti sulla gestione delle Province e sul futuro della Santa Teresa.

Lu.Pez.

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