Santa Lucia, da Venezia a Erchie per dieci giorni di ostensione

BRINDISI –  “Santa Lucia – con gli occhi suoi belli”, presentata la  dieci giorni di celebrazioni in onore della martire cristiana ad Erchie (dal 23 aprile al 2 maggio), con l’ostensione del corpo proveniente dalla chiesa Santi Geremia e Lucia di Venezia, dove sono stabilmente conservate e mai spostate, salvo l’unica traslazione nel 2004 a Siracusa, città natale della santa.

L’evento è stato presentato in una tavola rotonda a palazzo Nervegna, a Brindisi, che ha visto seduti allo stesso tavolo un nutrito gruppo di persone, come Giuseppe Margheriti, sindaco di Erchie; Silvana Gambuzza, assessore del Comune di Siracusa; don Franco Candita, rettore del Santuario di Santa Lucia in Erchie; monsignor Orlando Barbaro, del Patriarcato di Venezia; monsignor Sebastiano Amenta, dell’Arcidiocesi di Siracusa; Giuseppe Piccione, presidente della Deputazione Cappella di Santa Lucia – Siracusa; Oronzo Trio, docente di Marketing territoriale presso l’Università del Salento; Antonio Cavallo, storico dell’arte e scultore.

“Non saprei raccontare come siamo giunti fin qua – esordisce il sindaco di Erchie, Giuseppe Margheriti – Tra Erchie e Siracusa è stato amore a prima vista. Ho ricevuto subito massima disponibilità e il rapporto si è consolidato nel 2009 con il gemellaggio con l’Arcidiocesi di Siracusa e il Comune di Siracusa. In quel periodo ebbe inizio anche il rapporto con Venezia che oggi, tra le tantissime comunità devote a Santa Lucia, ha scelto Erchie per l’ostensione del sacro corpo. In quell’occasione lavorai due anni per ottenere il risultato preposto, mentre questa volta in venti giorni abbiamo attivato una macchina per organizzare il tutto, accogliere nel modo più opportuno i pellegrini e dare lustro all’evento”.

Alla voce di Margheriti si sono uniti i saluti istituzionali dell’onorevole Edy Bandiera, che si dice soddisfatto del rapporto d’amicizia nato tra Siracusa ed Erchie, soprattutto perché nel segno della fede, è stato possibile avviare uno scambio culturale che ha alimentato la crescita di entrambe le comunità. Anche Silvana Gambuzza, assessore Comune di Siracusa, partecipa alla gioia di condividere un momento di grande importanza come quello che si vive in questi giorni nel paese brindisino, frutto dell’amicizia tra le due comunità.

In occasione della traslazione del corpo di Santa Lucia il Comune di Erchie ha messo in atto delle azioni sperimentali per attivare un percorso turistico religioso basato sulla valorizzazione della storia cultuale del territorio e sul potenziamento della ricettività dello stesso. Obiettivo ultimo è l’istituzione di un grande evento destagionalizzato che attiri l’attenzione di pellegrini, devoti, ma soprattutto tour operator nazionali e internazionali che possano veicolare un flusso turistico di portata inedita per i luoghi interessati. Su questi argomenti si è espresso Oronzo Trio, docente di Marketing territoriale, presso l’Università del Salento che parla della dieci giorni come “una tappa importante nel processo di sviluppo della comunità di Erchie. A questo punto –  continua- , è necessario irrobustire la rete che è stata attivata fino ad oggi, allargandola alle realtà territoriali vicine: l’attrazione del visitatore potrà essere rafforzata se si mettono a sistema le risorse dei territori vicini. Se al turista si dà una motivazione valida per spostarsi lo fa, e facendolo crea indotto e una ricaduta positiva su tutte le are circostanti. L’obiettivo in termini di marketing territoriale” continua il professor Trio, “è che le persone si muovano in direzione Erchie e paesi limitrofi. Destagionalizzare il turismo significa creare eventi che siano da stimolo. È importante non sprecare quest’occasione perché per una settimana Erchie sarà meta di pellegrini ed è importante riservare loro il trattamento migliore. È necessario confezionare il nostro prodotto territoriale nella maniera più confacente alle aspettative. Bisogna capire cosa abbiamo sul territorio, potenziale che spesso non conosciamo. Dobbiamo fare in modo che questo non sia un evento isolato”.

Alla riflessione del docente si sono uniti gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni religiose che riflettendo sulla vita e la coerenza di Lucia hanno messo in luce come i valori di integrità morale che la martire ha portato avanti fino alla sua decapitazione siano elemento unificatore tra comunità diverse e geograficamente distanti tra loro.

Brindisi Oggi

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