BRINDISI – Sciopero all’orizzonte per i lavoratori della Sanitaservice. Una protesta, infatti, è in programma per mercoledì 17 settembre se i vertici dell’Asl non forniranno garanzie agli impiegati e ai loro sindacati di riferimento. Dopo mesi d’attesa, i dipendenti della società in house dell’Asl di Brindisi, hanno esaurito la pazienza e, dopo lo stato di agitazione proclamato nel giugno scorso, hanno indetto, in accordo e sostenuti dai delegati sindacali di Cgil Fpl e Uiltucs, Salvatore Sorge e Rino Gorgone, uno sciopero, previsto per mercoledì 17 settembre, alle 10, davanti ai cancelli dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi.
I motivi dell’iniziativa di protesta sono spiegati da Gorgone e Sorge. «Questo – spiega Gorgone, Rsa di Uiltucs – è dovuto al fatto che ancora oggi, dopo che sono passati due anni dall’assunzione in Sanitaservice, ancora non c’è stato il passaggio di livello superiore e lo scatto di anzianità. Questo scatto, infatti, doveva essere eseguito già a maggio scorso. Abbiamo accumulato, quindi, tre mesi di ritardo, senza contare che a maggio 2015 ci sarà l’ulteriore scatto di anzianità, come previsto dal contratto. Per quel che riguarda il nostro livello contrattuale, invece, siamo ancora categoria A, quando invece avremmo dovuto essere internalizzati con un’assunzione orizzontale e cioè in categoria A2». La questione, quindi, si trascina da tempo e mentre il tempo passa le altre aziende vanno avanti coi processi d’internalizzazione dei dipendenti delle società in house. «Non sono solo questi i problemi che attanagliano gli ausiliari di Sanitaservice – prosegue Gorgone – Si vuole ricordare, infatti, che ci sono anche ausiliari che sono inquadrati a 30, 32 o 34 ore ma che operano nel servizio a 36 ore. Quindi perché non equipararli allo stesso livello degli altri, cioè a 36 ore e, quindi, prevedere per loro un contratto full time?».
Salvatore Sorge, delegato sindacale della Cgil Fpl, espone gli altri motivi che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione prima e dello sciopero poi. «Si parlava di un ulteriore premio di produttività, subito dopo l’approvazione di bilancio, dettato dal contratto nazionale del lavoro – ricorda Sorge – che recitava così: in caso di bilancio attivo gli utili venivano spalmati sugli operatori delle società in house. I nostri hanno preso vie traverse. Addirittura, sul primo premio produttività, ci sono stati decurtati dei soldi anche per chi ha fatto un solo giorno di malattia. Adesso esigiamo risposte serie e concrete. La nostra protesta non è per creare scompiglio o disordine ma è per un prosieguo tranquillo del lavoro degli operatori di Sanitaservice, garantendo il funzionamento delle strutture sanitarie, nonostante la carenza di personale, nella piena funzionalità dei servizi. Lottare uniti nel rispetto delle regole sindacali e nell’esclusivo interesse dei lavoratori è l’unica risposta che abbiamo».
La Sanitaservice è una società in house dell’Asl di Brindisi che ha in gestione una serie di servizi all’interno delle strutture dell’azienda: il centro unico prenotazioni, la logistica, il data entry e le pulizie degli stabili sono solo alcune delle mansioni che i dipendenti di Sanitaservice svolgono nell’Asl di Brindisi, anche quando i contratti prevedono altro. La lotta intrapresa dai 300 impiegati in tutto il territorio provinciale, 130 circa dei quali dislocati al Perrino di Brindisi, mira, secondo i protagonisti della protesta, al riconoscimento di diritti che dovrebbero essere già acquisiti da tempo ma che, per una burocrazia che spesso si mette di traverso ai normali processi di dialettica lavorativa, non sono stati ancora raggiunti.
I lavoratori, infatti, non hanno imposto un conto alla rovescia senza possibilità di ritorno, attendendo, entro il 17 settembre, una chiamata dai vertici dell’azienda per essere ascoltati sulla questione e, contemporaneamente, ascoltare quanto i manager Asl hanno loro da dire. Se sindacati e lavoratori otterranno delle risposte certe che garantiranno loro una qualche tranquillità sul prosieguo del cammino che porterà all’ottenimento dei diritti, insomma, lo sciopero sarà scongiurato.
BrindisiOggi
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