Sanitaservice: l’Asl rispetti gli accordi o sarà sciopero

BRINDISI – I lavoratori della Sanitaservice, società in house della locale Asl, sotto i vessilli della Cgil Funzione Pubblica, hanno manifestato tutta la mattina per protestare contro la dirigenza dell’azienda che, a loro dire, non rispetterebbe il contratto di lavoro che regola la loro posizione. In particolare, gli ausiliari lamentano il mancato passaggio dalla posizione A, descritta nel contratto come primo gradino della scala aziendale, alla A1 e, successivamente, alla A2. Tali scatti, secondo quanto messo nero su bianco nell’accordo che regola il lavoro dei dipendenti, sarebbero dovuti avvenire automaticamente dopo 2 e 5 anni di anzianità nella stessa struttura sanitaria.

«La società datrice – secondo Antonio Macchia, segretario generale della Cgil Funzione Pubblica – ha chiaramente errato nell’inquadrare i dipendenti nella posizione iniziale della categoria A, poiché ha disconosciuto lo svolgimento dell’attività lavorativa superiore a 5 anni di servizio nella stessa struttura sanitaria, l’Asl di Brindisi, verosimilmente confondendo l’anzianità di servizio nella struttura con l’anzianità di servizio presso il datore di lavoro». I dipendenti sul piede di guerra, oltre alle questioni burocratico-amministrative, lamentano la mancanza di personale che renderebbe i carichi di lavoro insopportabili. «Nell’ospedale Dario Camberlingo di Francavilla Fontana – lamenta una lavoratrice – c’è un solo ausiliario per l’intera struttura». Non starebbero meglio i colleghi del Perrino dove, di notte, sarebbero solo in tre a gestire tutti i reparti del nosocomio più grande e importante della provincia. «Siamo sottorganico – protestano gli ausiliari – ma dobbiamo gestire la sala operatoria, il pronto soccorso, la farmacia, l’ufficio e l’archivio cartelle, il laboratorio analisi, la camera mortuaria, gli ascensori, la gestione del personale, la portineria, oltre a tutti i reparti. Non ce la facciamo più».

La manifestazione di oggi, se l’appello a un dialogo dovesse cadere nel vuoto, rappresenterà un passo verso misure più decise. «Auspichiamo – conclude Macchia, che si apra un tavolo istituzionale che possa portare a un’intesa tra le parti e che soddisfi le legittime aspettative dei lavoratori. Se così non dovesse essere, la Cgil Funzione Pubblica è pronta a proclamare uno sciopero».

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Salve, personalmete sarei piu contento se si pensasse a riqualificare il personale come oss anche perche’ i corsi interni sono stati fatti cosa si aspetta?questa sarebbe una vittoria sindacale!

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