BRINDISI- Le Organizzazioni Sindacali FIALS Brindisi, CISL FP Brindisi, CISL MEDICI Brindisi, ANAAO ASSOMED Brindisi, AAROI EMAC Brindisi e CIMO FESMED Brindisi hanno inviato una richiesta di chiarimenti al Direttore Generale della ASL di Brindisi, Maurizio De Nuccio. La questione riguarda la bozza di atto aziendale trasmessa alla Regione Puglia, un documento che, nonostante la sua importanza cruciale per il futuro dell’azienda, non è stato condiviso con le parti sociali.
“Questo mancato coinvolgimento – scrivono i firmatari della missiva – ci preoccupa profondamente, sia per le possibili ripercussioni sui lavoratori che per l’impatto sui servizi sanitari offerti ai cittadini. Le notizie diffuse dai media hanno ulteriormente aumentato i nostri dubbi, poiché le informazioni riportate non corrispondono a quelle presenti nei documenti ufficiali in nostro possesso, risalenti al 27 giugno 2024. Abbiamo anche sottolineato la mancanza di trasparenza nella gestione di questo processo. In particolare, ci preoccupa l’assenza della nota di protocollo n. 120665 del 17 dicembre 2024, un documento fondamentale che non ci è stato ancora fornito. Questo approccio, a nostro avviso, mina il principio di partecipazione delle organizzazioni sindacali, essenziale per garantire un dialogo costruttivo e tutelare i diritti dei lavoratori. Per questo motivo, abbiamo chiesto di poter accedere immediatamente alla bozza dell’atto aziendale, così da valutare il contenuto della proposta e avviare un confronto con la Direzione Strategica. La nostra priorità è che ogni decisione venga presa nel rispetto delle normative e con la massima attenzione alla qualità dei servizi e alla tutela dei lavoratori. Se non riceveremo una risposta entro 7 giorni, non esiteremo a prendere le misure necessarie per proteggere i diritti dei lavoratori e garantire il buon funzionamento del servizio pubblico sanitario. Confidiamo in una pronta risposta e siamo disponibili a incontrare il Direttore Generale per discutere insieme le questioni sollevate, nella speranza di poter instaurare un dialogo aperto e trasparente”.
Commenta per primo