BARI- Un’ora per delineare il quadro della sanità in Puglia. Ha parlato per oltre 60 minuti l’assessore regionale alla Salute Ettore Attolini al cospetto del consiglio regionale, era stato chiamato ad illustrare la sua relazione. “Occorre assumere subito negli ospedali 2500 tra medici e infermieri- afferma l’esponente della giunta Vendola- altrimenti la salute dei pugliesi sarà a rischio. 5000 tra medici e infermieri sono andati in pensione ma a causa del blocco del turn over, non sono stati rimpiazzati”. Non solo, la situazione sarebbe appesantita anche dai turni di 18 ore a cui devono sottostare gli attuali operatori sanitari. Questo è il vero nodo da sciogliere,la mancanza di personale. Nel suo intervento ha lanciato un appello a tutta l’assise, una richiesta bipartisan: “leviamo gli scudi- ha continuato- organizziamo iniziative o la vita dei nostri cittadini è a rischio. Se non cambierà niente saremo costretti a chiudere ancora strutture e reparti. Attolini ha sottolineato che quello fatto fino ad ora potrebbe non essere sufficiente perchè per il Ministero alla Salute, i punti nascita e le ginecologie in Puglia sono ancora troppe, nonostante l’opposizione di alcuni sindaci Quello di Ostuni e il primocittadino di Casarano hanno presentato ricorso al Tar, proprio per la soppressione del punto nascita Ma il tribunale amministrativo ha rigettato il ricorso del sindaco della città bianca, mentre ha accolto quello del paese leccese”. Ma qualcosa di positivo sino a questo momento sarebbe stato fatto, l’assessore alla salute conferma i buoni risultati sul risparmio della spesa farmaceutica, due terzi del deficit è rientrato grazie al ticket sulle ricette. Questa la sintesi di Attolini, lunedì’ toccherà ai consiglieri dire la propria. Si attende anche l’intervento di Vendola.
Brindisioggi
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