BRINDISI-Non si potranno ammirare dalle colonne romane, i brindisini dovranno fare a meno della scalinata virgiliana per vivere il tradizionale momento dei fuochi pirotecnici dopo la processione a mare delle statue dei santi patroni San Teodoro D’Amasea e San Lorenzo da Brindisi. Ma gli organizzatori assicurano che lo spettacolo non deluderà i visitatori, che potranno ammirarlo da altri punti, lontani però dai lavori del lungomare. Saranno soprattutto batterie sparate in aria così da vedere i fuochi in diverse zone. Per la prima volta sarà un’azienda brindisina ad occuparsi delle spettacolo pirotecnico, ormai specializzata nel settore. Si tratta del titolare di Dolce Mania, Errico Carbonara, l’unico rivenditore autorizzato a Brindisi per fuochi d’artificio di questo tipo. Il giovane imprenditore brindisino si è occupato anche della fornitura e dell’organizzazione dei fuochi d’artificio per il matrimonio dell’attore Michele Placido. La spesa, nonostante la crisi, anche quest’anno è la stessa, perché ai fuochi non si può rinunciare. Gli organizzatori del comitato festa patronale hanno previsto una spesa di 12 mila euro per i giochi pirotecnici. Il Comitato presenterà le novità di questa edizione il 20 agosto in attesa poi della conferenza stampa. Alle prese in questi giorni con il nuovo allestimento delle bancarelle ma anche del percorso della processione a terra e in mare visto il cantiere in viale Regina Margherita. Come è facile immaginare non ci saranno bancarelle sul lungomare, ma si fermeranno ai giardinetti in piazza Vittorio Emanuele, dove saranno posizionate anche le statue dei due santi e il palco per la consegna delle chiavi della città al sindaco. Per le tradizionali bancarelle di dolciumi, e oggetti vari, oltre ai corsi saranno occupati anche altri spazi, come piazza Anime, sarà maggiormente valorizzata piazza Cairoli e qualche via adiacente a Corso Umberto e Corso Garibaldi. Le giostre invece saranno allocate in via Spalato. La polizia municipale è a lavoro per organizzare nuove aree parcheggio considerando anche le ultime variazioni del traffico urbano.
Lucia Portolano
sono contento,che fanno lavorare persone di Brindisi,dovrebbero farlo per altre cose,almeno i soldi restano in città,visto che entrate dall’esterno ancora non ce ne sono,per la spesa di 12,000euro sono un po scettico,anche a me piacciono i fuochi,ma i soldi servono come il pane se c’è crisi si fa a meno dei fuochi si fanno altre iniziative che costano meno,poi con via R.Margherita fuori uso che S.Teodoro è?spero che anche la giunta che si è insediata stia risparmiando sui costi dei propri uffici e altro visto il periodo di crisi,poi pensate di investire sulla costa possono uscire posti di lavoro a costo zero per il comune.