Salvata da una trappola di plastica, torna in libertà la tartaruga Federica

CAROVIGNO- Torna in libertà un’altra tartaruga salvata a Torre Guaceto.
Si tratta di una Caretta caretta recuperata sul litorale brindisino due settimane fa. La tartaruga, dell’età di 5 anni, è stata sottratta alla morte in mare dove era rimasta impigliata in reti di plastica, tramaglio utilizzato per la cattura dei mitili. Aveva numerose ferite alle pinne ed era in forte stato di denutrizione, elemento da cui si deduce che la Caretta è rimasta stretta in quella morsa di plastica per molti giorni e, di conseguenza, non ha potuto alimentarsi.
Gli operatori del Consorzio di Gestione e di Torre Guaceto l’hanno soccorsa ed affidata alle cure dei medici della Facoltà di Veterinaria dell’Ateneo di Bari, ente convenzionato. Una volta rimessa in forze la tartaruga è stata liberata in mare.
L’evento si è tenuto nell’ambito della Giornata delle Oasi a cura del WWF che ad agosto ha aperto le realtà naturali al pubblico e si ripeterà nella prima domenica di settembre e di ottobre.
Ogni liberazione di un animale recuperato sofferente e finalmente pronto per tornare alla vita è sempre molto emozionante. Ma questo evento è stato molto più toccante di quelli che lo hanno preceduto.
Una bambina non vedente, di nome Federica, ha chiesto di accarezzare la tartaruga ed i volontari WWF sono stati felici di accontentarla. La piccola si è lasciata guidare, per la prima volta ha accarezzato la pancia e la testa di una tartaruga, la nostra Caretta. Emozioni uniche ed irripetibili. La bambina era commossa e con lei tutto il pubblico che attendeva la liberazione.
Così dalle sue mani, la tartaruga è stata reimmessa in mare.
Ma a differenza delle sue simili che sono passate da Torre Guaceto, questo animale non è andato via con la sola targhetta identificativa, ma anche con un nome, quello della sua piccola amica Federica.
BrindisiOggi

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