LATIANO – Accompagnando i propri figli, come ogni giorno, nelle aule della scuola materna di via Trieste, a Latiano, i genitori dei bambini hanno avuto un sussulto di spavento: parcheggiato di fronte all’edificio che ospita i pargoli per diverse ore al giorno, c’era, infatti, un camion dei vigili del fuoco e un viavai di pompieri che, armeggiando con tubi e pompe idrauliche, faceva la spola dal retro dello stabile. L’intervento si è reso necessario per un allagamento, presente da lungo tempo, forse da anni, che ha interessato uno scantinato inutilizzato della scuola materna.
In realtà, il problema non era nuovo a nessuno: lunedì la faccenda era stata al centro di un sopralluogo del dirigente scolastico, Chiara Losurdo, dell’assessore ai lavori pubblici, Emanuele Carbone, e del comandante dei vigili urbani, Vitamaria Pepe, che avevano programmato l’intervento di bonifica dello scantinato allagato per la giornata di oggi. Come rilevato nella perlustrazione di lunedì, infatti, non c’è alcun pericolo per i bambini: lo scantinato era chiuso e i locali costruiti immediatamente sopra i vani allagati non sono a rischio statico. Comprensibilmente, però, i genitori degli alunni dell’asilo si sono preoccupati alla vista dei pompieri a lavoro, protestando anche vivacemente con le istituzioni presenti al momento, rappresentate dal dirigente scolastico. La situazione, comunque, si è sempre mantenuta nei limiti della civiltà e la presenza dei carabinieri della stazione di Latiano ha rappresentato solo una garanzia d’ordine più che una necessità.
Oltre ai vigili del fuoco, sul posto sono intervenuti i tecnici dell’Acquedotto Pugliese che hanno isolato l’intero stabile dalla rete idrica, provvedendo a chiudere l’erogazione d’acqua direttamente dai tombini che si trovano in strada, per facilitare le operazioni di bonifica che hanno impegnato i pompieri per alcune ore. Viste le vibranti proteste dei genitori, intorno alle 11, è arrivata un’ordinanza sindacale che ha disposto la chiusura della scuola materna per le giornate di domani e dopodomani, così da permettere a chi di dovere di lavorare per mettere definitivamente in sicurezza l’asilo. Detto che nessuno è stato mai in effettivo pericolo, però, ci si poteva aspettare, per evitare l’ira dei genitori, che l’ordinanza di chiusura arrivasse prima dell’intervento dei vigili del fuoco. Il dirigente scolastico, da par suo, non può disporre un simile provvedimento che deve arrivare dal provveditore agli studi o, come in questo caso, vista la competenza territoriale, dal sindaco.
Se, probabilmente, il documento firmato dal primo cittadino fosse arrivato prima, la questione sarebbe stata derubricata a semplice intervento di manutenzione e riparazione di una tubatura rotta, quale in effetti la cosa si è dimostrata essere. Sulla vicenda sono intervenuti anche due consiglieri comunali d’opposizione, Giovanni Bruno e Angelo Caforio che hanno stigmatizzato fortemente l’accaduto. «Oggi abbiamo assistito a un’altra storia, infinita, andata in scena nelle nostre scuole. Tanta paura ma nessuna conseguenza, certo. Da tempo, però, stiamo protestando per mettere in sicurezza le nostre scuole ma siamo sempre allo stesso punto. Sembra che le scuole non interessino alla nostra amministrazione. La sicurezza viene prima di tutto».
Maurizio Distante
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