BRINDISI- Rudere nel Parco Cesare Braico a Brindisi, una firma per l’abbattimento. E’ pronto il progetto per eliminare definitivamente il vecchio rudere all’interno del Parco Cesare Braico di Brindisi. Elaborato dall’ufficio tecnico della Asl il documento sarà sottoposto all’attenzione del nuovo direttore generale Flavio Roseto proprio in questi giorni. Giunge finalmente a termine una vicenda annosa per la quale la città ha lottato tanto in passato a partire dal recupero del parco cittadino per il quale nacque persino un Comitato cittadino guidato da Giampiero Epifani, ex presidente della circoscrizione “Commenda- Cappuccini-Minnuta”. Epifani , a nome del Comitato, in questi anni si è battuto affinchè il parco fosse restituito alla città e fosse reso fruibile abbattendo anche il vecchio edificio ma oltre a piccoli interventi di messa in sicurezza non si è mai andati oltre. Ad ottobre dello scorso anno però la Asl di Brindisi ha assunto l’impegno di inserire nel bilancio una spesa di 300mila euro destinata proprio ad eliminare definitivamente la vecchia struttura che di sicuro ha conosciuto tempi migliori. Diversi anni fa era presidio sanitario per le vaccinazioni, nel giugno 2013 è stata concessa in comodato d’uso gratuito proprio al comune di Brindisi per 30 anni. Protetto da vincolo ope legis in quanto bene di interesse storico con più di 50 anni, di autore non vivente e di proprietà di ente pubblico. I giardini, invece, nascono come parco del Sanatorio antitubercolare, inaugurato nel 1936 e dismesso nel 1972; l’imponente edificio è attualmente occupato dall’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione Sandro Pertini. Il Parco è dedicato a Cesare Braico, medico, eroe garibaldino e, dopo l’Unità, deputato di Brindisi nel primo Parlamento italiano. Il rudere, quindi, che sorge affianco all’istituto scolastico, è tutto ciò che resta di quel presidio sanitario, qui qualche anno fa il Comune di Brindisi emise una ordinanza di abbattimento. Ordinanza mai rispettata. Era il 7 febbraio 2012 quando il commissario straordinario del Comune di Brindisi, Bruno Pezzuto, firmò una lettera di diffida indirizzata alla Asl di Brindisi. In questa lettera il commissario Pezzuto descriveva il rudere di proprietà della Asl ma in comodato d’uso all’amministrazione come un edificio in “gravissimo stato di precarietà” che costituiva “un pericolo per la incolumità dei frequentatori”, che era “indispensabile rimuovere ogni pericolo causato sia dalle presenza della struttura, in grave stato di degrado, che dal materiale rinveniente dai crolli della stessa”. Per questo motivo si diffidava “la direzione generale della Asl a provvedere con la massima urgenza alla messa in sicurezza del fabbricato e dell’area perimetrale, ovvero di provvedere alla demolizione della struttura stessa”. Con l’impegno di spesa del valore di 300mila euro e la firma sul progetto il rudere sarà eliminato e il Parco Cesare Braico sarà finalmente un luogo più sicuro.
BrindisiOggi
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