FRANCAVILLA FONTANA –Rubavano le auto e le rivendevano al nord con un nuovo telaio (sempre rubato), e con targhe di altre autovetture in circolazione. I carabinieri di Francavilla Fontana, guidati comandante Cipolletta, dopo un’accurata indagine hanno arrestato due persone e per una è scattato l’obbligo di dimora. In carcere Franco Buccolieri di 44 anni di San Pancrazio Salentino, ai domiciliar Giovanni De Tommaso di 31 anni di Avetrana titolare di un’agenzia pratiche auto di San Pancrazio. L’obbligo di dimora è per un 36enne di Tuturano titolare di una concessionaria di auto usate. Le vetture veniva rubate e completamente ripulite per essere messi in circolazione. Ma altro non erano che cloni di altre auto. L’indagine è partita dalla denuncia di una donna che si è vista recapitare diverse contravvenzioni da paesi del nord in cui lei non aveva mai messo piede, eppure la targa era la stessa della sua auto.
L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Brindisi, Maurizio Saso. L’attività d’indagine, condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana è durata da settembre 2018 e ottobre 2020. Le successive indagini dirette dal pm Francesco Carluccio, hanno consentito di accertare come, effettivamente, sul territorio nazionale, circolasse un clone dell’autovettura della donna, alla stessa identica per modello, colore, targa e telaio. È stata accertata la contraffazione del telaio, delle targhe e della carta di circolazione del clobe. In particolare, la carta di circolazione è risultata fare parte di un intero stock di carte in bianco provento di furto avvenuto nel 2004, in danno della Motorizzazione Civile di Enna. Per consentire la commercializzazione apparentemente lecita del clone è stato messo in scena un finto trasferimento di proprietà, avvenuto, tra l’indagato Buccolieri, curatore della vendita del veicolo e l’acquirente dello stesso, presso un’agenzia di pratiche auto di San Pancrazio Salentino. È stata inoltre accertata la conoscenza e la presunta collaborazione del titolare dell’agenzia di pratiche auto con l’autore del reato, tanto che il primo aveva firmato in segno di autentica della sottoscrizione del venditore del veicolo originale, ossia della signora che inconsapevole di ciò che stava accadendo.
Le successive indagini rivolte ai soggetti coinvolti nella vicenda hanno quindi permesso di accertare ulteriori analoghe condotte poste in essere dagli indagati, in relazione al riciclaggio di altri veicoli, operazioni nelle quali è risultato coinvolto anche il titolare di una concessionaria di auto usate di Tuturano sottoposto all’obbligo di dimora, reo di avere avviato, con artifizi e raggiri, trattative commerciali con acquirenti, inconsapevoli del vizio di natura illecita.
Nel corso delle investigazioni sono quindi stati individuati e sequestrati tre veicoli, tutti provento di furti, avvenuti nelle province di Brindisi, Taranto e Napoli, nonché i relativi documenti di circolazione, anch’essi provento del già citato furto avvenuto a Enna.
BrindisiOggi
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