Rubò un’auto con l’amico, in manette 26enne

LACATENA Giancarlo
Giancarlo Lacatena

FASANO – Arrestato il complice di Tommaso Giannoccaro che l’11 agosto scorso aveva rubato, con la collaborazione dell’amico, un’auto a Martina Franca, nel Tarantino, cercando poi di investire sulla via di fuga anche i carabinieri che avevano intimato ai due di fermarsi: si tratta di Giancarlo Lacatena 26enne di Fasano. E’ stato grazie a un’attenta e mirata attività investigativa che, gli uomini al comando del tenente Pierpaolo Pinnelli della compagnia di Fasano, sono riusciti a individuare e rintracciare il fasanese che all’epoca dei fatti riuscì a fuggire e far perdere le proprie tracce. Inoltre, l’uomo è stato anche denunciato per ricettazione poiché nel garage della sua abitazione sono stati ritrovati veicoli, diverse targhe e parti di carrozzeria di provenienza illecita.

E’ durata circa tre mesi la ‘libertà’ per Giancarlo Lacatene, il fasanese di 26anni che – secondo gli investigatori, grazie a prove inconfutabili – si trovava alla guida della Fiat Panda che insieme al suo amico Giannoccaro avevano rubato da Martina Franca la sera dell’11 agosto scorso. I due amici furono intercettati dai carabinieri grazie al sistema del Gps inserito sull’auto. I militari dell’Arma si posizionarono sulla strada provinciale 5 che collega appunto il comune del Tarantino con Fasano, ma quando l’uomo che era alla guida della Panda si rese conto dei militari, con una brusca manovra cercò di investirli e riuscirono così a fuggire via. Giannoccaro fu rintracciato poco dopo e arrestato in flagranza di reato, ma all’appello mancava il complice.

Lacatena è stato individuato quale complice di un furto, rapina e resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, durante una perquisizione domiciliare a casa del 26enne, gli uomini dell’Arma, hanno rinvenuto all’interno del garage del fasanese, auto rubate, targhe e parti di carrozzeria di provenienza furtiva.

La procura brindisina ha così accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere per Giancarlo Lacatena e l’uomo ora si trova dietro le sbarre del carcere di via Appia.

Mar.De.Mi.

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