BRINDISI- “Siamo noi la vera sinistra, l’unica soluzione per un cambiamento vero” così Riccardo Rossi , candidato sindaco di Brindisi Bene Comune e da oggi sostenuto anche da Sinistra per Brindisi, ha presentato le sue liste.
Rossi, affiancato da Nicola Cesaria, segretario regionale di Rifondazione Comunista, Nico Bavero, segretario regionale di Sel , Claudio Riccio, attivista di Act (Agire, Costruire, Trasformare) e da Federica Stamerra, portavoce del Comitato Possibile, ha fatto un’analisi molto attenta del contesto politico brindisino non risparmiando critiche.
“Sono felice che la sinistra sia unita- ha detto Rossi- in contrapposizione al Pd che oramai ha abbandonato i valori veri quelli della salute, dell’ambiente, dei bisogni, del lavoro, di giustizia e di rigore morale. Il Pd, a Roma come a Brindisi, fa alleanze innaturali, trasformistiche mirate ad agevolare gli interessi personali e che poi finiscono nell’unico modo possibile come è finita la giunta Consales”.
E proprio la giunta Consales diventa il nodo della discussione del candidato Rossi: “ Chi ha appoggiato Consales oggi è suddiviso in due coalizioni, la coalizione Carluccio e la coalizione Marino, sono due facce della stessa medaglia, sono divisi perché ci sono delle contrapposizioni personali. Ma vedremo quanti sostenitori ed assessori e consiglieri saranno da una parte e dall’altra, la continuità con il passato”.
“Io non entro sui personaggi Carluccio e Marino, non mi interessa- continua Riccardo Rossi- ma mi interessa il profilo di quelle coalizioni come possono essere credibili le proposte di rinnovamento di chi ha affossato questa città.
Noi non siamo stati coinvolti nella amministrazione Consales. Io sono stato 4 anni all’opposizione e nessuna delle nostre proposte sono state accettate”.
Riccardo Rossi invece si presenta con due liste che a suo dire racchiudono il senso di queste elezioni amministrative: “Abbiamo nella nostra coalizione due liste, la Sinistra per Brindisi, una lista che ha una connotazione politica precisa perché animata da soggetti politici, e poi Brindisi Bene Comune che è la lista del sociale , della cittadinanza attiva. Questa ricomposizione del politico e del sociale è il vero strumento per una proposta precisa”.
Ed allora Rossi concludendo la conferenza stampa di oggi anticipa due punti del suo programma elettorale : “Ripartiamo dalle radici e dalla questione morale, questa è una città dove gli ultimi due sindaci su tre sono stati arrestati, e se andiamo a vedere le composizioni di quelle giunte, di quei consigli comunali, li ritroviamo ancora oggi, si stanno ripresentando alle elezioni. Noi abbiamo due liste, 64 candidati, uomini e donne senza alcuna compromissione.
La nostra proposta però non si esaurisce qui. Abbiamo pensato di chiamare questa coalizione Brindisi Smart guardando al futuro. Perché questa non è una città condannata ad essere un paese di 90mila abitanti ma deve diventare una moderna città europea, che guardi all’innovazione. Una città che guardi ai cittadini e non ai sudditi”.
Lucia Pezzuto
Una pochezza di idee disarmante.. Questo vuol salvare Brindisi con tante belle frasette ad effetto.. Invece di parlar male degli altri dovrebbe pensare a convincere la gente che lui è il migliore, ma proprio non ci riesce