BRINDISI- Marcello Rollo decaduto dall’incarico di consigliere regionale dopo il voto espresso dal consiglio regionale, che con 26 voti favorevoli, 16 contrari e 8 astenuti ha approvato la sua decadenza per presunta incompatibilità, ricoprendo nello stesso tempo la carica di consigliere regionale e quella di presidente dell’Asi di Brindisi. A due giorni da quella decisione l’esponente dell’Udc rilascia alcune dichiarazioni: accusa di non aver avuto la possibilità di difendersi perché la maggioranza del consiglio ha deciso senza attendere una sentenza. Rollo aveva fatto ricorso al Tar, ma il tribunale amministrativo aveva inviato la questione al giudice ordinario, competente sulla vicenda. Quindi la storia in tribunale era ancora tutta da chiarire.
Il presidente dell’Udc attacca l’ex collega consigliere regionale Giovanni Brigante, lui che è stato il primo a portare all’attenzione del consiglio regionale la questione incompatibilità. Una battaglia tutta brindisina consumatasi nella sede di via Capruzzi. Brigante contro Rollo. Oggi invece e Rollo contro Brigante.
Il centrista parla di conflitti di interesse dell’esponente della Puglia per Vendola, lui che ha un’azienda che lavora con molte realtà industriali che dovrebbero essere controllate dalla Regione. “Non mi sarei mai aspettato – dice Rollo – di dover decadere per un semplice parere legale (non giudizio) dato dalla controparte, su una semplice incompatibilità quando nello stesso momento e nello stesso Paese, c’è chi per gravi motivi e con addirittura una sentenza definitiva, chiede che sia il tribunale di Strasburgo a far valere le sue ragioni. E’ assurdo. Tanto ritengo giusta la mia tesi della non incompatibilità, che mi aspettavo solo tre voti a favore (tanti sono i componenti del gruppo UDC) e invece, nonostante noi in consiglio siamo distanti dal Pd e dal Pdl, ci sono stati 24 consiglieri regionali, su 50 presenti, che di fatto mi hanno dato ragione”.
Rollo parla del doppio stipendio , spiegando che nel caso avesse mantenuto due incarichi, avrebbe rinunciato agli emolumenti dell’Asi “Nei mesi scorsi avevo reso pubblica la rinuncia agli emolumenti dell’ASI in caso di mantenimento del doppio incarico- continua il centrista- e quindi la mia presenza regionale non avrebbe gravato sulle casse dell’Asi stessa. I cittadini avrebbero risparmiato”.
Per Rollo Brigante ce l’ha con lui dai tempi in cui l’Udc mise il veto sul suo nome per la candidatura a sindaco di Brindisi, posto poi ricoperto da Mimmo Conales. Arrivati a questo punto l’esponente di Casini non si trattiene più. “Brigante ha detto solo bugie, la sua azienda aveva ed ha interessi e lavora nelle grandi società brindisine quali tra l’altro Enel, Edipower, che devono essere controllate proprio dalla Regione tramite la commissione ambiente della quale lui fa parte. Disse pubblicamente a testate televisive e giornalistiche, delle quali conserviamo le dichiarazioni, che quei conflitti di interesse li aveva annullati vendendo l’azienda e lasciando tutti gli incarichi che aveva ricoperto. Oggi scopriamo che avevamo ragione noi invece a non volerlo candidare. Basta fare una semplice verifica attraverso una misura, cosi come fatto da noi ieri, per accorgersi che non soltanto è rimasto socio di quella società che lavora in tutte quelle grandi aziende che dovrebbero essere controllate proprio dalla Regione, ma che al contempo ha addirittura il ruolo di procuratore con poteri paragonabili solo a quelli dell’amministratore unico. Come se questo non bastasse, si è fatto addirittura nominare dal Presidente della Regione nel comitato portuale quando lui stesso ha interessi per lavori nel disinquinamento del porto con la sua azienda. Dopo questa scoperta e dopo tante bugie, credo che Brigante, lui si, abbia il dovere di dimettersi, per conflitto di interessi, nel rispetto dei brindisi che l’hanno votato, dalla carica di consigliere regionale”.
BrindisiOggi
Scenda in campo chiedendo agli elettori il proprio consenso,anzichè confluire in udc e farsi sponsorizzare da ferrarese per la presidenza asi!!
Nn esiste purtroppo una legge elettorale che penalizza chi cambia casacca,se cosi fosse stato rollo nn avrebbe avuto nessun diritto di subentro poichè era stato eletto in forza italia ed in seguito confluito nelle file dell udc!sarà l ultimo cambio??
ci avete rotto il c…. rollo perchè non hai denunciato prima queste cose? dovresti essere denunciato x reticenza.Poi vorrei capire dove prendete tutti i soldi x le campagne elettorali se poi rinunciate (li cvhiacchiri vuestri) agli emolumenti. Sce zappati noni puru l’autista alla palestra ai tempi della provincia. Rollo va zappa
Questi sono i nostri governanti che ci meritiamo si tirano pesci in faccia e la città va alla deriva.
Quando la volpe non arriva all uva…dice che è acerba!Il presidente rollo sicuramente nn avrebbe detto nulla contro brigante se nn fosse decaduto dall incarico di consigliere regionale!!!quando sarà l ora di un pò di serietà verso gli elettori???
MI FANNO RIDERE QUESTI DUE PERSONAGGI: HANNO A MALAPENA LA TERZA MEDIA O POCO PIU’, E A MALAPENA PARLANO LA LINGUA ITALIANA. ECCO COSA FA LA POLITICA, CHI NON CAPISCE UN CA… HA POSIZIONI DI PRESTIGIO E I TANTI GIOVANI LAUREATI COSTRETTI A FUGGIRE DA QUESTA TERRA AMARA!!!!!!!! LASCIATE LA POLTRONA VECCHI PARASSITI!