BRINDISI- “Una Fondazione per l’Università? Brindisi bene comune arriva in ritardo”, smonta la proposta dell’associazione guidata da Riccardo Rossi, il coordinatore cittadino di Noi centro Roberto Rizzo. “L’idea della creazione di una fondazione per l’Università e la ricerca a Brindisi, non porta nulla di nuovo- afferma l’esponente del movimento di Ferrarese- E’ stato già deliberato ad aprile, in consiglio provinciale, in collaborazione col comune di Brindisi ed altri enti, e se i signori di Brindisi Bene Comune si fossero solo informati, avrebbero saputo che in virtù della legge 135/2012 questo purtroppo non è più realizzabile dagli enti pubblici”. Rizzo precisa che la Cittadella della ricerca non ha bisogno di nessuna fondazione per essere salvata in quanto rispetto al passato, è una struttura snella e produttrice di utili.
I sostenitori di Ferrarese non perdono occasione di ricordare cosa ha fatto il presidente della Provincia negli ultimi tempi. ” Ferrarese- continua Rizzo- aveva già stanziato 51.000 euro per la costituzione di questa fondazione, insieme alle altre istituzioni. Ma questo non è stato possibile con la legge 135/2012 che prevede che non possono essere utilizzati, per questo tipo di attività, fondi pubblici. L’unico modo per alimentare una fondazione quindi è quello di farlo attraverso i privati e soprattutto tramite le grandi imprese della nostra città. Nelle convenzioni energetiche volute da Ferrarese ed approvate in consiglio Provinciale, ma che sono state proprio da Brindisi Bene Comune sempre osteggiate, era prevista anche nella parte economica il finanziamento dell’università brindisina”.
E poi Rizzo conclude tranquillizzando studenti, docenti e brindisini annunciando che insieme al sindaco Consales, l’Asi e la Camera di Commercio,si sta cercando una soluzione per salvare l’Università.
Brindisioggi
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