BRINDISI- Verificare se ci sono gli estremi per impugnare il decreto e inviare un documento a firma di tutte le parti istituzionali a Michele Emiliano da presentare in sede di conferenza Stato-Regioni dove si discuterà del nuovo decreto sulla portualità italiana. Questo è ciò che è emerso dall’ennesima riunione convocata dal sindaco Mimmo Consales dopo che il Consiglio dei ministri ha approvato la riforma che vede il porto di Brindisi accorpato a quello di Bari. Il decreto ha stabilito per la Puglia due Autorità portuali, uno a Taranto e l’altra Bari che assorbe Brindisi e gli altri porti del nord della regione.
La richiesta del Comune di Brindisi è sempre la stessa che si torni all’Autorità unica di sistema per tutta la Puglia così come prevedeva inizialmente la Riforma, e in caso contrario che sia lasciata l’autonomia oltre che a Taranto a Bari anche a Brindisi. La palla passa ora a Michele Emiliano che domani parteciperà alla conferenza Stato-Regioni, fermo restando che Brindisi non rientra nei porti “core”. “Ma se si considera questo criterio- sostiene da tempo il sindaco Consales- allora non si spiega perché nelle 15 nuove Authority è inserita Civitavecchia, che non è porto core. Qualcuno ci spieghi perché di questa scelta.”
BrindisiOggi
E’ veramente puerile ipotizzare che Emiliano ottenga l’autorità portuale unica. Bisogna essere realisti, perciò tutti i politici brindisini, per dare un futuro al Porto di Brindisi, si devono subito interessare direttamente, in modo da aggregarlo all’autorità portuale di Taranto.