BRINDISI- Con il parere positivo del Nucleo investimenti pubblici del Ministero della Salute sulla proposta regionale del programma di investimenti, sono in arrivo 20 milioni 400 mila euro per la riqualificazione dell’ospedale Perrino di Brindisi e del Camberlingo di Francavillla Fontana.
All’ospedale di Brindisi saranno destinati 13 milioni 200 mila euro (12 milioni 540 mila provenienti da risorse statali e 660 mila da risorse regionali). Per l’ospedale di Francavilla Fontana, invece, i fondi disponibili saranno 7 milioni 200 mila euro: 6 milioni 840 mila dallo Stato e 360 mila dalla Regione.
“I finanziamenti – spiega il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio – sono previsti dall’articolo 20 della legge 67/88. Questo risultato è il segno tangibile dell’apprezzamento per il nostro lavoro e il nostro impegno per la cura dei pazienti. La riqualificazione separerà in maniera virtuosa attività ospedaliera, ambulatoriale e amministrativa e migliorerà la qualità dei servizi”.
Nella programmazione regionale il Perrino, classificato come ospedale di secondo livello, è sede di Dea, Stroke unit, Centro traumi di zona e Hub, nell’ambito della Rete cardiologica. La presenza all’interno dell’ospedale di ambulatori e uffici amministrativi sottrae spazio per la degenza dei pazienti: i lavori porteranno a un ampliamento degli ambienti dedicati ai servizi ospedalieri. Nello stesso tempo si migliorerà l’accessibilità, costruendo una struttura nella quale saranno ospitati il Centro unico di prenotazione, gli uffici e gli ambulatori medici. Il progetto sarà completato con la realizzazione di un collegamento esterno che consentirà di raggiungere l’ospedale in sicurezza.
Il Camberlingo è classificato come ospedale di primo livello, sede di Dea, presidio di Pronto soccorso per traumi e Centro di Cardiologia con Utic h24. L’intero intervento ha lo scopo di realizzare una nuova struttura su tre livelli da destinare ad area amministrativa e sanitaria, garantendo il rispetto delle norme in materia antisismica e antincendio. Anche in questo caso verranno creati percorsi separati: uno per accedere a servizi come il Cup e l’altro per le prestazioni ospedaliere.
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