BRINDISI- A giugno scorso il sindaco Consales aveva bloccato tutto disponendo la chiusura dell’impianto di compostaggio alla zona industriale di Brindisi. Percolato nel canale di scolo, irregolarità nel trattamento delle acque meteoriche e odore nauseabondo. Queste le cause che avevano portato alla chiusura dell’ impianto per lo smaltimento dell’umido qualche settimana prima della fine dell’appalto. A distanza di 4 mesi l’impianto per il trattamento dei rifiuti urbani per la produzione di compost di qualità potrà ripartire, il 14 ottobre scorso è avvenuta l’aggiudicazione provvisoria per la gestione alla ditta Nubile, che ha vinto la nuova gara d’appalto. Prima della Nubile si occupava della gestione un Ati, composta dalla brindisina RA costruzioni e da una ditta milanese. Qui
Per poter entrare in funzione sono stati realizzati degli interventi tali da eliminare le problematiche che avevano portato alla chiusura. Si tratta di un affidamento di circa un anno alla stessa ditta che si occupa della discarica comunale di Autigno per un costo di 89 euro a tonnellata.
Nei primi tempi l’impianto non funzionerà a regime in attesa che si adempiano alcune prescrizioni.
Nell’ impianto di compostaggio viene conferita la parte umida, per una capienza a pieno regime di 41 tonnellate al giorno. Sino ad oggi questa parte dei rifiuti è stata conferita nella discarica di Modugno con un elevato costo per il Comune di Brindisi.
Lucia Portolano
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