BRINDISI – Riordino delle Province, ”Brindisi ha rispettato tempi e modalità”.
Questa la dichiarazione dell’Ente provinciale brindisino in merito alla Circolare n.1/2015, del Ministro Madia sulle linee guida in materia di personale e altri profili legati al riordino delle province.
“Con Decreto del Presidente n. 51 del 27/02/2015, la Provincia – fa sapere l’Ente in una nota – ha determinato il valore finanziario della dotazione organica dell’ente di area vasta, nel rispetto dei tempi imposti dalla circolare, il cui termine era fissato al 1° marzo 2015. Così facendo, la Provincia ha risposto puntualmente alle esigenze imposte dalla nuova normativa in materia, in presenza di un costruttivo dialogo con le organizzazioni sindacali aziendali, con le quali c’è stata ampia convergenza sulla metodologia da usare per addivenire allo scopo.”
La Provincia di Brindisi, con il decreto n. 51 del 27.02.2015 ha disposto, seguendo la Legge n. 190/2015, il dimezzamento del valore finanziario annuo della propria dotazione organica che, a regime, avrà un valore massimo di € 6.083.203,36 (in sostanza, il 50% di € 12.166.406,73 che era il valore finanziario all’8 aprile 2014, data di entrata in vigore delle Legge 56/2014, denominata Legge Delrio, relativo a n. 297 unità di personale dipendente).
Le modalità procedurali sono state condivise già dal 18 febbraio 2015nell’Osservatorio provinciale, un organismo costituito perché opportuno per garantire il massimo coinvolgimento, anche a livello d’informazione, delle rappresentanze dei lavoratori, con ricadute in termini di partecipazione e trasparenza, nel delicato processo in cui la provincia di Brindisi, come tutte le province pugliesi, non ha un chiaro supporto, tra l’altro, da parte dell’Ente Regione.
Proprio da Bari le province attendono chiarezza e interventi normativi “di contenuto” in merito alle funzioni delegate ed ai corrispondenti impegni finanziari necessari a coprire i loro costi che non si può ritenere debbano gravare sugli enti delegati, le cui finanze sono state praticamente prosciugate dai salassi degli ultimi anni.
Per il prossimo passo bisognerà aspettare di conoscere il contenuto del decreto ministeriale che fissa i criteri per le procedure di mobilità, che, tra l’altro, doveva essere adottato entro il 01.03.2015, oltre a posizioni più chiare da parte della Regione Puglia.
Agnese Poci
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