Rintì, il cane pastore buono, cerca ancora una casa

BRINDISI – Il video che lo ritrae felice e sereno mentre va a spasso coi suoi nuovi amici non lascerebbe pensare che, nel suo passato recente, siano così tante cupe ombre. Eppure Rintì ne ha passate tante e ora aspetta che questi attimi di libertà appena assaporati possano diventare cosa di ogni giorno. Per raggiungere questo obiettivo, però, bisogna che qualcuno lo adotti.

La catena che gli stringeva il collo non c’è più, i topi che gli facevano compagnia, per fortuna, sono rimasti in quella che era divenuta la sua prigione ma Rintì, il pastore tedesco di circa 8 anni che, dalla morte della sua padrona, viveva legato e abbandonato in un casolare di Sant’Angelo a Brindisi, ha ancora gli occhi tristi. Dopo il riuscito tentativo di liberazione messo in atto da un gruppo di volontarie animaliste e le seguenti cure cui, anche grazie alle donazioni pervenute via Facebook e non solo, si è riusciti a sottoporre il cane, Rintì ora si trova in una pensione, in attesa di una casa che possa accoglierlo e di una famiglia che sappia donargli l’amore che lui è capace di ricambiare.

In questi giorni ci sono stati 3 tentativi di affido che, purtroppo, per motivi indipendenti dalla volontà dei potenziali padroni, non sono andati a buon fine: per prima si è mossa una famiglia di Firenze, commossa dalla storia del pastore. Le cose non funzionarono per la troppa distanza e per la difficoltà oggettiva di spostare un cane col passato di Rintì per tanti chilometri. A Brindisi, invece, un’anziana donna aveva chiesto di poter avere il pastore tedesco: l’età avanzata della richiedente, però, non ha permesso alle volontarie di acconsentire all’affido. Rintì è un cane buono, docile, remissivo e affettuoso ma è pur sempre un pastore tedesco e anche solo per portarlo a spasso si fa fatica a tenerne il passo. L’ultimo tentativo non andato in porto è stato, forse, quello che più è bruciato alle volontarie: una famiglia con una grande villa si era affezionata a Rintì leggendo di lui sulla stampa locale e aveva chiesto di poterlo tenere. In questo caso l’ostacolo è stato rappresentato da un altro cane in loro possesso che mal digeriva la presenza di un “compagno” con cui dividere lo spazio.

Le animaliste non hanno perso la speranza di riuscire ad affidare Rintì a qualcuno che lo possa amare. Rintì è il cane che tutti vorrebbero: buono, affettuoso coi bambini e docile. È in buona salute, ora, ma, in tempi in cui solo le foto di animali sofferenti paiono avere un riscontro, questo sembra quasi rappresentare un ostacolo ai fini della sua adozione. Per maggiori info: 3911722227/3472865448

Maurizio Distante

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