BRINDISI- Rinnovato il piano di azione con le misure agronomiche di prevenzione dalla Xylella, multe di 2.000 euro per proprietari e conduttori inadempienti. Con Delibera n. 343 del 14 marzo, la Regione Puglia ha decretato il Piano d’ Azione 2022 per contrastare la diffusione del batterio Xylella fastidiosa, che ormai da quasi 10 anni sta flagellando progressivamente gli uliveti della Puglia, in una costante risalita dal Salento verso Nord, avendo ormai raggiunto la provincia di Bari.
La provincia di Brindisi, già dallo scorso anno, ricade interamente nella cosiddetta zona “infetta Salento”, con la fascia più a nord, della larghezza di 5 chilometri ed interamente nell’ agro di Fasano, denominata “di contenimento”.
Come è noto, il batterio si diffonde attraverso gli spostamenti di un insetto vettore, il Philaenus spumarius, volgarmente detto “sputacchina” per la bava lasciata al suo passaggio sugli strati erbacei.
La prevenzione, perciò, è basata soprattutto sulla lotta all’ insetto, anche impedendone gli spostamenti al suolo, favoriti su terreni ricoperti di erbe infestanti o comunque incolti.
Pertanto, oltre alla lotta fitosanitaria da attuarsi con insetticidi autorizzati da irrorare sugli alberi, vengono rinnovate le prescrizioni sulle misure agronomiche sui terreni (cioè arature, fresature, erpicature o, in ultima ipotesi, trinciature) per il contrasto alla mobilità degli stadi giovanili della “sputacchina”.
Quest’ anno, il piano di azione ha operato una gradualità delle misure, sia riguardo alle fasce altimetriche, sia riguardo alle zone ove le stesse siano obbligatorie ovvero raccomandate.
In relazione alle prime, i termini per l’ esecuzione delle misure sono stati fissati dal 10 marzo al 10 aprile (poi prorogato al 20) nella fascia fino a 200 metri sul livello del mare, dal 1° aprile al 30 aprile da 200 a 500 metri, dal 15 aprile al 15 maggio oltre i 500 metri, tenuto conto delle differenze climatiche.
Per quanto riguarda la provincia di Brindisi, le misure sono obbligatorie nei comuni di: Carovigno, Ceglie Messapica, Fasano, Ostuni e Villa Castelli; nel restante territorio le lavorazioni sono fortemente consigliate.
L’ obbligo ricade su proprietari e conduttori dei terreni agricoli, nonché proprietari e gestori (pubblici e privati) di superfici agricole non coltivate, aree a verde pubblico, scarpate stradali, sponde di canali, superfici demaniali.
Restano esclusi i terreni con colture erbacee in atto, colture orticole da pieno campo e industriali, colture foraggere e floricole, boschi, aree protette, pinete, macchia mediterranea e pascoli..
Le verifiche sul rispetto delle norme sono affidate ai Carabinieri Forestali, che sono organizzati, attraverso le Stazioni di Brindisi, Ceglie Messapica e Ostuni, con una campagna di controlli pianificata tenendo conto di quanto prescritto dal Piano di Azione regionale.
La Regione Puglia resta l’ autorità amministrativa competente per l’ irrogazione delle sanzioni; queste ultime, lo scorso anno, con il decreto legislativo n. 19 del 2 febbraio sono state raddoppiate, da 1000 a 2000 euro (corrispondente alla misura ridotta, applicabile in caso di pagamento entro 60 giorni dalla notifica della contestazione).
Commenta per primo