BRINDISI- La parte umida dei rifiuti va a Salerno con un mezzo molto più grande di quello utilizzato per la raccolta. Il geologo Franco Magno, che nelle vicenda dei rifiuti, riveste il ruolo di consulente aziendale, scrive all’Arpa e all’Asl sollevano alcuni quesiti in merito al trasbordo del carico. Riceviamo e pubblichiamo integralmente il suo intervento.
“Su questa vicenda dello “smaltimento” dell’organico di Brindisi in un impianto di Salerno, ritengo che sia necessario un ulteriore intervento, anche in considerazione del comunicato stampa emesso in data 31/01/2015 dalla ditta Ecologica Pugliese ed in virtù del fatto che passerei per incompetente e, ancor peggio, per chi non sa effettuare elementari calcoli.
Non si può tacere né su tali ignobili insinuazioni e né sulle considerazioni avanzate in merito allo smaltimento dei rifiuti organici rivenienti da raccolte selezionate effettuate da Ecologica Pugliese.
Ho taciuto anche in merito alle più ovvie affermazioni della parte politica del comune, di catalaniana memoria, allorquando si affermava che “trasferire trenta tonnellate di rifiuto con un unico mezzo costa molto meno che utilizzare almeno tre mezzi”; ho taciuto perché supponevo, nella mia più totale buona fede, che i “politici” non fossero al corrente degli aspetti amministrativi per i quali il “trasbordo” o “trasferenza” di un rifiuto organico da un mezzo più piccolo in volumetria e peso, ad uno più grande, ha bisogno di essere AUTORIZZATO!!
Di certo questa autorizzazione non può essere rilasciata dallo stesso Comune di Brindisi e segue le regole della Conferenza dei Servizi indetta dalla Provincia.
Ebbene, questa procedura è ben nota al Comune al punto che il data 29/01/2015 ha partecipato in Provincia, ad una CdS dedicata, appunto, all’integrazione dell’autorizzazione di un’azienda privata che chiedeva, appunto, di effettuare la trasferenza/trasbordo dei rifiuti organici provenienti da raccolte selezionate.
Il Comune ha partecipato alla CdS (io ero presente in quanto consulente aziendale), senza parere scritto (cosa questa obbligatoria) ed affermando che prima del rilascio dell’autorizzazione alla TRASFERENZA vi fossero tutta una serie di adempimenti (VIA, Scia, ecc.), sui quali evito commenti.
Resta il fatto che il Comune di Brindisi partecipa ad una CdS per autorizzare una trasfe-renza/trasbordo di rifiuti organici, ponendo prescrizioni all’azienda privata e poi nulla riporta in merito alle medesime operazioni effettuate da Ecologica Pugliese Srl.
Credo che sia un fatto grave.
Dica il Comune di Brindisi dove avviene la trasferenza della Ecologica, se il sito è autorizzato dalla Provincia, se vi sono i presidi ambientali previsti per abbattere gli inquinanti odorigeni, se vi è un sistema di monitoraggio, se è stata effettuata da ARPA il monitoraggio del “punto zero” e quindi prima del trasbordo, se vi è la raccolta del “colaticcio” (percolato) in apposite vasche, se vi è la raccolta delle acque di prima e seconda pioggia, ecc. ecc.
Se tutto ciò non dovesse esserci, come suppongo, credo che il trasbordo/trasferenza fino ad ora effettuato ed avente come destinazione Salerno, non sia del tutto confacente alle norme e per tale motivo, da cittadino, rimetto questa mia nota anche agli organi competenti alla verifica.
Resta il fatto che se la trasferenza non è autorizzata lo smaltimento dell’organico selezionato non potrà che essere effettuato con mezzi da 6-10 tonn e quindi con costi non inferiori a circa 400 €/t. e per tali ragioni i reali costi li faremo alla fine, non dimenticando le dichiarazioni dei rappresentanti politici.”
BrindisiOggi
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