BRINDISI- Messaggi di pace tra sindaco e sindacati sulla vicenda rifiuti. Clima meno teso tra i sindacati Uil, Ugl, Fiadel e sindaco Consales dopo le accuse di pedinamenti denunciate dal primo cittadino e la minaccia di proteste da parte dei rappresentati dei lavoratori, scambiate nei giorni scorsi. L’incontro con la stampa di questo pomeriggio alla biblioteca provinciale, convocato dalle tre sigle sindacali, al quale è stato invitato anche il sindaco, si è trasformato in un momento di confronto costruttivo tra le due parti. Questo alla presenza di molti consiglieri e assessori comunali e di una grande platea di lavoratori. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto il rispetto della dignità dei lavoratori, che, a loro dire, sarebbero continuamente colpiti da controlli vessatori da parte dell’azienda Monteco. “La nostra dignità- afferma Cosimo Greco, segretario generale Uil trasporti- viene calpestata da una politica aziendale arrogante e autoritaria con maltrattamenti giornalieri ai lavoratori, con contestazioni anche sulle minime cose. In due anni la Monteco ha emesso 500 giornate di sospensione ai lavoratori, in termini economici equivale a due licenziamenti”. Contestazioni che sarebbero state elevate anche a chi si trovava nella propria giornata di riposo.
Secondo i sindacati la precarietà della condizione dei lavoratori è la conseguenza dei contratti a breve termine, che poi in realtà vanno avanti per proroga. Precarietà che si tramanda dal 2005 ed ha colpito tutte le aziende che in questi anni si sono occupate della raccolta rifiuti in città, dalla Slia ad Aspica, da Innovambiente a Monteco.
“Questa è un’azienda che si sottrae al confronto, vi è la mancanza di relazioni sindacali”, denuncia Ercole Saponaro, segretario provinciale Ugl. “Il sindacato non si vuole sostituire alla macchina amministrativa- ha detto Luciano Saponaro , segretario provinciale Fiadel- ma vogliamo che questo territorio sia tutelato, che la politica non resti in silenzio quando viene assunta gente da fuori. Chiediamo di vedere il capitolato d’appalto, vogliamo il ripristino della legalità. Basta con i veleni”.
Ed a proposito di veleni Tonino Licchello, segretario provinciale della Uil chiude gli interventi dei sindacalisti rivolgendosi a Consales formulando alcune precisazioni. “Signor sindaco- ha detto- noi non abbiamo pedinato nessuno, non privilegiamo nessuna azienda, non abbiamo interessi personali. Noi vogliamo il rispetto contrattuale. Vogliamo un confronto con lei, anche sul capitolato d’appalto, per poi andare da Monteco e dire: “O fai così o te ne vai”.
Un’ora di interventi tutti annotati da Consales che poi prende la parola, e inizia con una prima distinzione tra la sua e la precedente amministrazione. “Non è possibile tracciare una linea di continuità tra questa Amministrazione e la precedente- afferma il sindaco- Noi non siamo amici di Monteco perché siamo stati gli unici a bloccare due mensilità a questa azienda per un debito pregresso con il Comune. Circa 3 milioni e 800mila euro che il Comune vantava con Sogea, società acquisita da Monteco, che sino al 2002 aveva scaricato in discarica senza pagare il dovuto. In questi dieci anni nessuno del Comune aveva chiesto di riscuotere il debito”.
E non finisce qui, perché Consales ha poi ricordato l’esistenza di un contenzioso con la stessa azienda che ha chiesto il pagamento di due milioni di euro per attività supplementari. “Noi non riconosciamo queste attività supplementari”, ha aggiunto il sindaco.
Prima di chiudere il primocittadino si è fatto promotore di un incontro al quale siederanno Comune, tutte le organizzazioni sindacali e azienda, chiedendo la presenza in persona dell’amministratore unico di Monteco Mario Montinaro.
Lu.Po.
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