LECCE- Giovanni Vantaggiato era pienamente consapevole dell’effetto che la sua azione criminosa avrebbe cagionato. La spiegazione nelle quattordici pagine scritte dal Tribunale del Riesame di Lecce con cui si illustrano le motivazioni della sentenza che ha confermato lo scorso 3 luglio la misura di custodia cautelare in carcere dell’imprenditore di Copertino e l’aggravante della finalità terroristica. A pagina 6 si legge: “Vantaggiato ha spiegato che l’esito della sua azione era stato proprio quello che si era prefisso, che non vi erano state conseguenze diverse e che nulla era andato storto. Alla domanda del gip se tutto fosse andato secondo i programmi o qualcosa non fosse andato come doveva andare, egli ha seccamente escluso con un “no” quest’ultima eventualità ed alla domanda come avesse immaginato “quella cosa” ha risposto cattiva. Il ricorso è infondato”. Giovanni Vantaggiato quindi voleva fare del male quella mattina del 19 maggio scorso. La morte e dolore facevano parte del suo folle piano. Ma il ricorso del suo legale, Franco Orlando, in particolare mirava a far cadere l’aggravante della finalità terroristica che se mai fosse venuta meno avrebbe in qualche modo alleggerito la pena. Così non è stato, anche su questo il tribunale del Riesame non è stato per nulla indulgente e con estrema chiarezza ha spiegato nelle pagine a seguire le motivazioni. “L’aggravante terroristica non è nel movente ma negli effetti che l’azione criminosa produce. La condotta di Vantaggiato ha creato al paese un grave danno….la collocazione di un ordigno di micidiale potenza in prossimità di una scuola e la deliberata scelta di farlo deflagrare proprio all’arrivo degli studenti evidenzia necessariamente la volontà di cagionare un evento di drammatica e diffusiva lesività, essendo del tutto prevedibile il verificarsi di un numero imprecisato ma comunque alto di vittime….Deve ancora evidenziarsi come la scelta come teatro dell’esplosione non un qualsiasi luogo ove vi fosse un congresso di persone ma proprio una scuola, avrebbe comportato inevitabilmente un maggiore impatto emotivo per l’età dei soggetti e per la vulnerabilità ed esposizione al rischio di luoghi generalmente non sottoposti a particolare protezione….Di tanto Vantaggiato era pienamente consapevole”. Queste le motivazioni del Tribunale del Riesame di Lecce, motivazioni in base alle quali Givanni Vantaggiato , reo confesso della strage al Morvillo Falcone, resta in isolamento nel braccio femminile del carcere di Borgo San Nicola a Lecce. Al momento il suo avvocato difensore Franco Orlando , aspetta la notifica dell’atto, poi dice vedrà il da farsi : “Valuterò, nei termini previsti, il ricorso in Cassazione”.
Lucia Pezzuto
Commenta per primo