Riduzione della produzione di Sanofi a Brindisi, preoccupazione per il futuro

BRINDISI – Preoccupazione per il futuro produttivo di Sanofi a Brindisi. Le Segreterie Territoriali di Brindisi di FILCTEM FEMCA UILTEC e la RSU dello stabilimento chimico farmaceutico della Sanofi dichiarano lo stato di agitazione per tutto lo stabilimento.  Dal prossimo 1° ottobre apparterrà ad una nuova entità societaria appositamente creata EUROAPI che sarà quotata in borsa nel 2022 (in cui Sanofi deterrà ancora il 30% del capitale).

Lo scorso 7 luglio si è svolto un incontro presso Confindustria Brindisi con i vertici Aziendali di Sanofi, alla presenza in videoconferenza del responsabile EUROAPI, Eric Berger e le Segreterie Nazionali, Territoriali e le RSU.

La situazione produttiva prospettata in quella occasione è risultata del tutto inaspettata per Brindisi, così come per il nuovo player europeo della produzione chimica dei principi attivi che aveva l’ambizione di raddoppiare il fatturato ad 1 miliardo di euro prevedendo un ampliamento del perimetro societario attraverso una serie di acquisizioni che avrebbero rilanciato e rafforzato le produzioni chimiche nei 6 paesi europei dove EUROAPI è presente con siti produttivi.

Purtroppo, la realtà dei fatti è molto diversa e ai proclami di un futuro brillante e stimolante si sono sostituite giustificazioni di situazione di mercato contingente, di rinuncia inaspettata di commesse da parte di società terze e una spietata concorrenza dei produttori asiatici; Cina in testa, che aggrediscono le quote di mercato in corrispondenza della scadenza dei brevetti.

Scopriamo così che a Brindisi il calo della Teicoplanina, che doveva essere contingente al 2021, è confermato anche per il 2022; che la Spiramicina nel 2022 avrà un ulteriore calo, così come la Rifamicina per gli annosi problemi mai risolti e ancora la Dalbavancina resterà un grosso punto interrogativo. Ad aggravare ulteriormente la situazione vi è la situazione degli ammortamenti presenti da versare a Sanofi per i prossimi anni sui principi attivi prodotti nello stabilimento di Brindisi.

Questa situazione è per noi inaccettabile e pone seri interrogativi sulla capacità di reazione del gruppo e sulle prospettive future, che senza un energico intervento su investimenti per nuovi prodotti e valorizzazione tecnologica e di mercato delle attuali produzioni relegheranno ad un ruolo marginale lo stabilimento di Brindisi nel nuovo panorama di EUROAPI.

Con tutte queste incertezze venerdì 17 settembre i sindacati parteciperanno al nuovo incontro convocato a Brindisi presso Confindustria. ” In quella sede – dicono le organizzazioni sindacali – ci aspettiamo le necessarie certezze sul futuro produttivo e di conferma di tutti i livelli occupazionali, contrariamente ci attiveremo con nuove i più incisive azioni di lotta”.

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