“Per ridare dignità alla città bisogna cambiare politica e politici”

INTERVENTO/ Si è verificato un cortocircuito all’interno della classe politica che ha cercato di governare la città di Brindisi.

La politica, o meglio i politici eletti, coloro che avrebbero dovuto portare le istanze dei cittadini, i consiglieri comunali, i chi a vario titolo ha rivestito un ruolo nella giunta, sono dimostrati in un certo senso incapaci di gestire la cosa pubblica.

I rappresentanti istituzionali dei partiti, non sono riusciti ad avere una visione lungimirante per la città, non sono riusciti nel collettivizzare le istanze che, prima i cittadini, poi i vari movimenti e partiti hanno consegnato loro il giorno in cui gli è stata data la fiducia per governare la città, così come sono rimasti inascoltati gli appelli e i richiami che sono stati lanciati affinché quella classe politica si attivasse per dare un deciso cambio di rotta nell’azione amministrativa.

Adesso la città si ritrova nuovamente orfana di una classe dirigente capace di guidare il suo sviluppo umano ed economico, ed in questi giorni ci troviamo di fronte al balletto degli aspiranti, che come in un provino per una qualche compagnia teatrale, cercano di attirare l’attenzione dei cittadini, magari dimenticando che proprio loro sono stati sino all’ultimo fedeli sostenitori di una politica che non rispondeva neanche più a quelli che erano i principi ed i valori che rappresentavano. Le idee sono state accantonate per lasciare spazio a propri percorsi: non più idee collettive, ma se stessi per ricevere visibilità e consenso.

Una profonda riflessione deve nascere all’interno dei partiti e dei movimenti che hanno governato sino ad ora la città, ad iniziare dal Partito Democratico, dove un grande lavoro in questo senso sta svolgendo la Commissaria Cittadina Sandra Antonica e la Segreteria Provinciale, e questa riflessione deve coinvolgere anche i nuovi movimenti che si stanno creando e che intendono partecipare alle prossime consultazioni elettorali.

La città ha bisogno di ritrovare fiducia nelle istituzioni, nei partiti e nelle persone che li rappresentano, e questo può avvenire soltanto rompendo le vecchie logiche del passato e con un totale ricambio nella classe politica che ha intenzione di proporsi a guidare Brindisi nei prossimi anni. Chi si è dimostrato sordo agli appelli, chi non ha saputo cogliere le istanze dei cittadini, chi ha rotto il patto tra elettore ed eletto deve avere la coerenza e soprattutto la dignità di fare un passo indietro nel rispetto dei cittadini.

Colui che si candiderà come Sindaco dei brindisini dovrà incarnare lo spirito di rinnovamento, intraprendenza e onestà che i cittadini chiedono a gran voce. Un uomo o una donna in grado di saper infondere fiducia e ottimismo, capace di gestire e valorizzare la cosa pubblica ed in grado di fare gioco di squadra con coloro che comporranno il nuovo consiglio comunale.

I Giovani Democratici di Brindisi, in queste settimane si muoveranno per preparare il programma da presentare in seno al Partito Democratico, ascolteranno i cittadini e le varie realtà presenti nel territorio, facendosi portavoce delle loro istanze.

Soltanto attraverso un serio e profondo cambiamento nella Politica e nei Politici brindisini, si potrà ridare dignità a questa nostra città.

Antonio Melcore

Segretario Cittadino

GD Brindisi

1 Commento

  1. “EGREGIO SIGNOR SEGRETARIO” Quello che lei riporta sarebbe la soluzione giusta…ma, per altri sarebbe come fare un colpo di STATO, in ITALIA oggi nessuno rischierebbe di venirle incontro, in quanto sono quasi tutti impelagati a vicende di ladrismo… si sono indebitamento appropriato anche dei cessi. I partiti oggi vengono considerati rifugio di peccatori politici, segna la fase conclusiva del processo regressivo della politica italiana perchè impersona il ritorno a modelli ed a schemi della prima repubblica, la riesumazione della partitocrazia e del consociativismo che hanno mandato in rovina l’Italia. ( DOVREBBE AGGIUNGERE ALLA SUA IDEA, SOLO, CAMBIARE ANCHE I PALAZZI)

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