BRINDISI/CAROVIGNO – Si è svolta in questi giorni la verifica degli standard ottenuti dalla riserva di Torre Guaceto nell’ambito delle azioni previste dalla Carta europea per il turismo sostenibile. Il controllo del quinquennio eseguito da Europarc è stato superato. Ora si pensa alla fase due della CETS: la certificazione delle strutture ricettive.
Sono stati giorni densi di impegni. La verificatrice giunta a Torre Guaceto per capire se il Consorzio di Gestione dell’area protetta e gli operatori del territorio avessero portato a termine le attività previste in sede di certificazione, ha incontrato numerosi partner dell’Amp.
Rappresentanti di ciascuna categoria, dalla ristorazione, all’ospitalità, passando per l’associazionismo, hanno raccontato gli interventi realizzati nel parco negli ultimi cinque anni, annunciato le azioni che porteranno a termine nel prossimo quinquennio ed esposto il proprio punto di vista circa i campi di intervento per un costante miglioramento della sostenibilità e dell’accoglienza sul territorio.
Piccolo passo indietro, Torre Guaceto è meta certificata CETS dal 2016, anno nel quale Europarc riconobbe il valore della governance dell’area protetta non solo sul fronte della tutela ambientale, ma anche dell’accoglienza turistica.
Obbiettivo principale della CETS è il rafforzamento dell’alleanza tra le riserve e gli stakeholders del territorio affinché, facendo rete, non solo il parco sia sempre maggiormente tutelato, ma l’intero territorio di pertinenza sia in grado di offrire ai turisti che giungono sul posto per visitare l’area protetta servizi ed esperienze di qualità, in linea con gli standard dei parchi.
La CETS prevede che ciascun operatore sia attore protagonista del processo per l’aumento dell’attrattività del territorio e la sua evoluzione sostenibile. L’area di pertinenza della CETS di Torre Guaceto vede coinvolti i comuni di Brindisi, Carovigno e San Vito dei Normanni, rappresentati nell’ambito della verifica dagli amministratori locali per quanto attiene al livello istituzionale.
Torre Guaceto è arrivata al rinnovo della CETS fase uno, certificazione del parco, pur essendo fortemente limitata dalle restrizioni dovute all’emergenza covid e, quindi, potendosi confrontare con i membri del forum, solo in modalità online. A conclusione dei controlli, la verificatrice Europarc ha confermato la certificazione CETS, ma ora il Consorzio non si ferma, sono già partite le attività che porteranno la riserva alla fase due della Carta, grazie alla quale sarà possibile certificare le strutture ricettive che rispettano gli standard del parco in tema di sostenibilità ambientale, energetica e sociale.
“In questi giorni insieme alla referente di Europarc – ha commentato Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di Torre Guaceto, ho avuto modo di constatare di persona il grande senso di comunità, coesa e consapevole, che accomuna centinaia tra rappresentanti istituzionali, operatori e associazioni del territorio di nostra competenza sul fronte del turismo sostenibile. Torre Guaceto ha saputo costruire insieme a loro, negli anni, un processo virtuoso, inarrestabile, fatto di grande sensibilità verso i temi ambientali e di desiderio di creare insieme attività di sviluppo territoriale, sostenibile e innovativo. Abbiamo davanti nuove sfide su questi temi, ma le premesse e le alleanze sono solide e le aspettative ben calibrate verso il futuro.”
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