Resa dei conti dopo le primarie, Matarrelli: «Consales vada via, colpa sua il calo di Brindisi»

BRINDISI – Passate circa 24 ore dall’incoronazione di Michele Emiliano a candidato presidente della Regione Puglia dopo la sua netta affermazione alle primarie del centrosinistra svoltesi ieri, è il momento delle riflessioni e dei commenti di chi ha condotto la campagna elettorale sul territorio, garantendo il proprio sostegno ai vari candidati che si sono sfidati nella competizione elettorale “in famiglia” e non mancano già le prime, forti, prese di posizione a commento dei numeri registrati nei verbali di scrutinio.

tony matarrelliUno dei principali artefici dell’affermazione dell’ex sindaco di Bari, che in provincia ha racimolato ben il 66% dei voti totali espressi dai brindisini recatisi alle urne, è sicuramente Toni Matarrelli, deputato mesagnese di Sel, che ha commentato a tutto campo il risultato, fino a puntare il dito contro il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, indicandolo come principale responsabile del calo dell’affluenza nel capoluogo e invitandolo, per l’ennesima volta, a farsi da parte. «Il risultato portato a casa da Emiliano – spiega l’onorevole – è un ottimo punto di partenza per la partita che il centrosinistra giocherà in primavera quando i pugliesi saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Regione. Sono, ovviamente, molto soddisfatto per quanto accaduto a Mesagne, dove la capacità di mobilitazione dell’elettorato del centrosinistra conferma la voglia di democrazia dei cittadini». I rapporti di forza a Mesagne, che a breve dovrà scegliere anche il nuovo sindaco, sarebbero venuti a galla con la netta affermazione di Emiliano.

Seguendo un ragionamento puramente numerico, stante il fatto che buona parte del locale Pd era schierato apertamente con Stefàno, i dati venuti fuori dalle urne parlano chiaro: 2097 votanti; 1363 per Emiliano, 625 per Stefàno. Tornando, per un attimo, con la memoria alle primarie politiche del 2012, quelle in cui si sfidavano per la leadership del centrosinistra nazionale Nichi Vendola e Pierluigi Bersani, i numeri mesagnesi dell’epoca sono, voto più, voto meno, gli stessi: circa 1500 per Vendola, sostenuto da Sel e da Matarrelli, e 800 o giù di lì per Bersani, appoggiato dal Pd cittadino. «Mesagne risponde sempre all’appello ma, in questa occasione, anche in provincia abbiamo fatto un buon lavoro: a Latiano, Ceglie Messapica, Torre, Erchie, Emiliano ha conseguito dei risultati lusinghieri, frutti di accordi sottoscritti nei mesi passati con amministratori ed esponenti anche esterni al Pd e a Sel ma che si rifanno alla famiglia del centrosinistra».

consales-intervistaMatarrelli, inoltre, ha ribadito che il suo ingresso nel Pd, come più volte paventato dai bene informati nell’ultimo periodo, è fuori discussione. «Ho sostenuto Emiliano, liberamente, dall’interno del mio partito. La questione non è all’ordine del giorno». Una coda al veleno viene lasciata al commento del magro dato dell’affluenza di Brindisi, dove in soli 1328 si sono recati alle urne. «È indubbiamente colpa del sindaco Mimmo Consales. Il primo cittadino deve prendere coscienza delle sue responsabilità e deve andare via. Prima lo capisce e meglio è per tutti. I cittadini, con quest’ultimo colpo, gli hanno recapitato l’ennesimo e chiarissimo messaggio».

elisa marianoElisa Mariano, collega di Matarrelli nella Camera dei deputati e esponente democratica di San Pietro Vernotico, non è così tranchant nel giudizio sull’affluenza alle urne nel capoluogo. «Brindisi è una città attraversata da numerose tensioni: penso che il risultato delle primarie sia stato influenzato da questo dato. Se, poi, vogliamo allargare l’analisi su scala regionale si può dire che nei 10 anni di governo regionale del centrosinistra, restando ferme le tante cose positive portate e casa dal presidente Vendola e dai vari amministratori che si sono succeduti al suo fianco, Brindisi è stata un po’ la Cenerentola, la città meno considerata e ai margini degli interventi che in altri posti sono stati approntati». L’onorevole Mariano, infine, si dichiara soddisfatta per il lusinghiero risultato registrato nella sua città.

«Innanzitutto – afferma la deputata – il dato più importante è quello dell’affluenza: aver portato a votare oltre 700 persone in una piccola realtà come San Pietro è segno dell’attaccamento dei cittadini alla questione politica non solo locale. Il resto l’ha fatto in parte il partito, unito sul nome di Michele Emiliano, e in parte il candidato stesso, figura molto conosciuta e stimata in paese. Io e Pino Romano, capogruppo democratico in Regione, ci siamo spesi molto per portare a casa un risultato come questo. Il clima, stando così le cose, ci permette di guardare con fiducia e ottimismo alle elezioni regionali della prossima primavera».

Maurizio Distante

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