BRINDISI – Il 17,13 per cento della popolazione della provincia di Brindisi ha completato il ciclo vaccinale, il 37 per cento ha ricevuto la prima dose.
Secondo l’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 20 maggio 2021 sono state somministrate 182.183 dosi di vaccino, di cui 125.266 prime dosi e 56.917 seconde dosi. Mediamente, sono state somministrate 1.283 dosi per giornata di vaccinazione.
Il 56,8% (71.081) delle prime dosi somministrate è rappresentato da Pfizer, il 32,5% (40.749) da AstraZeneca, l’8,1% (10.119) da Moderna e il 2,6% (3.277) da Janssen (Johnson & Johnson).
Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 46,5% agli anziani; il 26,2% ai soggetti fragili; il 10,5% al personale sanitario; il 6,7% al personale scolastico; il 2,4% alle forze dell’ordine; il 5,7% a persone al di sotto dei 60 anni; il 2% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 40,8% agli anziani; per il 21,5% al personale sanitario; per il 19,2% ai soggetti fragili, per il 13,2% al personale scolastico; per il 4,4% alle forze dell’ordine; per lo 0,2% a persone al di sotto dei 60 anni; per lo 0,7% alle altre categorie.
Fino al 20 maggio i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 125.557 e di questi 57.776 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 37,2%% e al 17,1%.
La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari all’86,25%. Agli over 80 sono state somministrate 24.361 prime dosi e 21.589 seconde dosi.
Sono 40.897 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale, di cui 12.307 (30,1%) in ambito domiciliare. Il 23,7% delle dosi (9.724) è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,4% (10.795) a soggetti nella fascia di età 70-79 anni, il 25,7% (10.496) a soggetti tra i 60 e i 69 anni e il 24,2% (9.882) a soggetti sotto i 60 anni di età. Tra le somministrazioni dei medici di famiglia i soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (28.414; 69,5%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (8.974; 21,9%), dai caregiver (811; 2,0%) e da altre categorie (2.698; 6,6%).
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