Registro dei tumori: per la Asl c’è, ma la protesta si allarga

BRINDISI-  Il registro tumori c’è ed è stato istituito il 09/03/2011. Risponde così la Asl di Brindisi a chi dice che la città non ha la sua indagine sull’incremento di mortalità dovuta alle malattie.

“Per ragioni di carattere organizzativo, le attività di codifica fino al maggio 2014 sono state realizzate presso il centro di Coordinamento del Registro Tumori di Bari, con il supporto del responsabile aziendale e dell’unità di personale ASL assegnata alle attività-spiega la Asl-  In questo periodo, si è proceduto alla registrazione e alla codifica dei casi incidenti relativi al periodo 2006-2008”.

A questo aggiunge: “Il Registro Tumori ASL Brindisi ha contribuito con i propri dati alla realizzazione di due studi collaborativi prodotti dal Registro Tumori Puglia. I dati di incidenza 2006-2007 sono in fase di pubblicazione nel contesto del Rapporto di Valutazione di Danno Sanitario della centrale Federico  II di Brindisi, nell’ambito della valutazione epidemiologica d’area”.

Insomma l’attività sarebbe in corso. Nel frattempo si allarga la protesta  organizzata dalla CGIL. Ora  arriva anche l’adesione di Salute Pubblica e Brindisi Bene Comune alla manifestazione di protesta indetta domani 5 giugno dalle 16.00 alle 19.00 dinanzi alla ASL Brindisi in Via Napoli (Casale) .

“Passano gli anni ma in questa città tutto sembra immobile- dice Brindisi Bene Comune-  mentre altre province come Taranto, Lecce e la BAT hanno già accreditato il loro Registro Tumori, qui a Brindisi siamo fermi ai dati del 2006 e soprattutto registriamo che l’ASL non ha individuato il personale minimo necessario per poter accreditare a Brindisi il registro , trasferendo quindi tutte le operazioni di elaborazione dei dati a Bari”.

Ma il discorso va oltre : “Le stesse risorse , 50.000 euro stanziati dal Comune di Brindisi nel 2012 e 2013, di cui 25.000 euro già erogati all’ASL  non sono state utilizzate come risorse aggiuntive , ma come risorse sostitutive di quelle che l’ASL avrebbe dovuto utilizzare secondo quanto previsto dalla legge Regionale- dice BBC- Siamo più volte intervenuti su questo delicatissimo argomento, anche recentemente chiedendo un incontro all’Assessore Regionale Gentile , ma non abbiamo avuto alcun riscontro”.

A tutto questo i aggiungono le firme di 10200 cittadini attraverso una  petizione hanno chiesto al Comune di Brindisi un’indagine epidemiologica.

 BrindisiOggi

 

 

 

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