BRINDISI – (da il7 Magazine) Molto probabilmente neanche Fitto immaginava un risultato simile a Brindisi, d’altronde da queste parti si era visto poco e niente nelle ultime due settimane di campagna elettorale. Ma i brindisini, gli unici nell’intero territoriale regionale, gli hanno dato una grande fiducia, negandola così al governatore uscente. Lo ha votato il 44,71 per cento, ben quattordici punti in percentuale in più rispetto a Michele Emiliano che si è fermato al 30,53 per cento. Una vittoria schiacciante.
Il magistrato era sostenuto dal sindaco Riccardo Rossi e dalla sua coalizione. Insieme, la sera del 19 settembre hanno chiuso la campagna elettorale in piazza, dove però si erano assiepate non poco più di un centinaia di persone. Intanto, nella confusione più totale, il primo partito a Brindisi resta il Movimento 5Stelle che supera tutti con il 18,46 per cento, ma resta al palo il suo consigliere uscente Gianluca Bozzetti, che conquista solo 2111 voti. Bozzetti nella precedente legislatura era stato l’unico consigliere del capoluogo.
Alla fine a Brindisi non vince nessuno. Questo è l’unico capoluogo pugliese che non è riuscito ad esprimere un consigliere regionale. Nessuno è stato eletto: né nel centrosinistra, né nel centrodestra, passando ai 5Stelle. Le diverse coalizioni non sono riuscite a fare quadrato intorno ad un candidato e la città è orfana di rappresentanza in consiglio regionale.
È accaduto così che il più suffragato nel centrosinistra è stato Carmelo Grassi, candidato indipendente nella lista del Pd. Grassi, ex presidente del Teatro Pubblico pugliese, direttore artistico del Nuovo teatro Verdi abbracciava anche un’area di sinistra, a Bari è da sempre considerato vicino all’area vendoliana, ma non solo, anche a Brindisi era sostenuto da una parte di Left ed ex Articolo Uno. Ma Grassi non supera in città i 2122 voti (raggiungendo 2864 in tutta la provincia). Il candidato ha dovuto fare i conti con le divisioni interne al Pd: a Brindisi Fabiano Amati ha preso 792 voti. Poi ci sono stati gli altri candidati delle civiche di Emiliano come il mesagnese Mauro Vizzino (a Brindisi 690 voti). A questo si sono aggiunti i due nomi del gruppo del sindaco Rossi, che ha fatto scendere in campo nella lista “Emiliano sindaco di Puglia” il suo assessore Mauro Masiello che ha preso 553 voti, pochissimi per vincere ma abbastanza per far perdere Grassi.
La storia non è molto diversa nel centrodestra, dove chiaramente i candidati hanno totalizzato numeri maggiori ma con una frammentazione che non ha portato a nessun risultato. Il più votato è stato Pietro Guadalupi, ex presidente del consiglio comunale, candidato nella lista di Fratelli d’Italia che ha raccolto in casa 2779 voti (4036 in tutta provincia), dopo di lui Gianluca Quarta di Forza Italia con 2641 in città (3171 in tutto). Entrambi con la sconfitta di Fitto a livello regionale sono rimasti a terra, e come unico rappresentante del centrodestra della provincia di Brindisi c’è solo l’ex sindaco di Ceglie Messapica Luigi Caroli.
Nonostante questi risultati tutti sono comunque convinti di aver vinto, almeno pubblicamente. Nelle sedi di partito bisogna fare però i conti con i numeri reali. Il centrosinistra brindisino incassa una sonora sconfitta, il risultato dei due candidati consiglieri del sindaco Rossi, l’assessore Masiello e la consigliera comunale Annamaria Calabrese è deludente, insieme non raggiungono i mille voti. A questo si aggiunge un Pd, oggi prima forza politica di governo, che diventa quarto in città. L’amministrazione comunale a guida Rossi è a metà del suo mandato, il messaggio degli elettori è stato alquanto chiaro. Un segnale forte che sindaco e compagni dovrebbero catalizzare nelle proprie scelte politiche amministrative, per non lasciare spazio al centrodestra. Ora si attende il famoso rimpasto rinviato a dopo le elezioni. E qualcuno si chiede se Rossi recupererà il suo ex assessore Roberto Covolo, dopo la sonora sconfitta alle elezioni amministrative di San Vito dei Normanni, dove Covolo era candidato sindaco. L’ex assessore alla Programmazione economica del Comune di Brindisi ha perso contro Silvana Errico, candidata di centrodestra. Errico ha vinto al primo turno con il 51 per cento, mentre Covolo si è fermato al 31 per cento. Eppure uno degli ideatori di Bollenti spiriti si era fatto tanta pubblicità con la gestione di Palazzo Guerrieri, ma non è bastato. Era sceso dalla barca di Rossi per tentare la partita a San Vito dove per anni ha gestito l’ex Fadda, il laboratorio urbano. In molti sono convinti però che Covolo possa avere un futuro altrove, e qualcuno fa il nome di Invitalia.
Dibattito aperto anche in casa del centrodestra, dove è emerso il partito della Meloni, diventato la prima forza politica in una ipotetica futura coalizione. Fratelli d’Italia raggiunge 17,49 per cento, secondo in città. Poi c’è Forza Italia con 13,97 per cento, che recupera qualche punto rispetto agli ultimi anni. A seguire la Lega con 9,25 per cento. Intanto si pensa già alle prossime amministrative a Brindisi, sempre che nel frattempo il centrodestra non si spacchi così come accaduto due anni e mezzo fa.
Lucia Portolano
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