BRINDISI – Strasburgo fa sperare i proprietari del villaggio turistico Acqua chiare, sul litorale nord di Brindisi, sequestrato 8 anni fa. I giudici della Grande Chambre della Corte europea dei diritti dell’uomo hanno sentenziato che: “è illegittima la confisca di un bene se il reato di lottizzazione abusiva è prescritto”. Stando così le cose alle 220 villette potrebbero essere tolti i sigilli. Ma bisognerà ancora attendere. La Cassazione, dove pende ancora il processo su Acque Chiare a carico del costruttore Vicenzo Romanazzi e di altre tre persone, due settimane fa ha rinviato l’udienza in attesa della decisione della Grande Chambre. Ed oggi il verdetto è arrivato.
La corte di Strasburgo ha confermato in via definitiva il primo pronunciamento della Corte europea, contro il quale il governo italiano aveva fatto ricorso chiedendo la confisca delle villette del Garden Village di Gravina di Puglia. Ricorso rigettato, Straburgo ha dato ragione al proprietario del villaggio che chiedeva la restituzione degli immobili essendo il reato di lottizzazione ormai prescritto.
Una sentenza che crea un importante precedente anche alla luce delle ultime vicende giudiziarie che hanno riguardato il sequestro di 90 villette nelle campagne di Francavilla Fontana. Dove anche in quel caso il reato contestato è di lottizzazione abusiva, la prescrizione è di 7 anni e mezzo.
BrindisiOggi
scrivo perché,nelle stesse condizioni si trova il villaggio eco-sport di ostuni sono 35 anni che questi combattono contro
il potere di questi sindaci che si vogliono impadronire dei suoli per i loro interessi
Finalmente un po’ di giustizia in questo mondo
Però questa povera gente hai buttata troppa energia in questo problema chi pagherà perché questi otto anni persi…
L’importante è che tutto finisce bene
Basta sperare che il signor Renzi mettere in posto un sistema per proteggere il popolo