BRINDISI – Rapina aggravata in concorso. È questo il capo d’imputazione che ha spalancato le porte del carcere di Lecce a Caterina Coffa, 44enne brindisina. I carabinieri della stazione di Brindisi Principale hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di La Spezia. La donna dovrà scontare una pena a 5 anni di reclusione perché riconosciuta colpevole, in concorso con alcuni complici, di una rapina ai danni di una gioielleria, avvenuta a La Spezia nel maggio scorso.
Caterina Coffa, insieme ad altri 3 complici, rapinò la gioielleria “Antonietta” di Mazzetta, vicino La Spezia. I componenti della banda, armati di pistola, aggredirono le titolari, madre e figlia, che in quel momento stavano riponendo in cassaforte i preziosi. I malviventi legarono con delle fascette le due donne. Dopo aver arraffato tutti i gioielli nel negozio, per un valore di centomila euro, i quattro si diedero alla fuga a bordo di due auto, un’Audi A1 e una Kia. Le urla delle vittime richiamarono l’attenzione dei passanti che allertarono immediatamente le forze dell’ordine. Grazie ad alcune segnalazioni, i carabinieri rintracciarono il covo della banda, un’abitazione intestata a una donna brindisina di 27 anni.
All’arrivo delle forze dell’ordine, Caterina Coffa, per sfuggire all’arresto, si lanciò dal balcone, facendo un volo di sei metri. La donna rimase ferita alla gambe. Dei preziosi trafugati furono recuperati solo quelli che aveva addosso la donna, per un valore di 20mila euro. In manette finirono anche il gli altri componenti della banda. Ora la donna passerà i prossimi 5 anni in una cella del carcere di Lecce.
BrindisiOggi
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