LA SPEZIA- Lo scorso 3 maggio aveva messo a segno una rapina in una gioielleria di La Spezia ricavando un bottino di 120mila euro. I quattro complici erano stati arrestati ma lui era riuscito a fuggire. Nicola Sardelli, 40 anni di Brindisi, è stato arrestato ieri sera dai carabinieri di La Spezia dopo settimane di pedinamenti e osservazioni. Sardelli aveva trovato rifugio in una abitazione in via Galvani quando è stato fermato ed arrestato. Sardelli è accusato di favoreggiamento nella rapina ai danni della gioielleria “Antonietta” al civico 265, a Mazzetta (La Spezia).
Lo scorso 3 maggio quattro brindisini Roberto Andriulo, di 42 anni, Maria Petrachi, di 26, Alessandro Coffa, di 30 anni, e Caterina Coffa, 44 anni, avevano fatto irruzione nel negozio di preziosi. Armati di pistola avevano aggredito le titolari, madre e figlia, Maria Antonietta Deriu e Aurora Gerbi, che in quel momento stavano riponendo in cassaforte i gioielli. Dopo aver immobilizzato le donne, i malviventi si impadronirono di tutti i gioielli nel negozio, per un valore di centomila euro e, e fuggirono via a bordo di due auto, un’Audi A1 e una Kia. Le urla delle vittime richiamarono l’attenzione dei passanti che allertarono le forze dell’ordine. I carabinieri della locale Compagnia grazie ad alcune segnalazioni rintracciarono il covo della banda, una abitazione intestata ad una donna brindisina di 27 anni, V.B..
All’arrivo dei carabinieri Caterina Coffa, componente della banda, per sfuggire all’arresto lanciò dal balcone dell’abitazione a primo piano, un volo di sei metri, fratturandosi le gambe. La donna prima venne soccorsa e poi arrestata. Gli altri componenti della banda furono arrestati poco dopo. All’arresto era sfuggito solo Sardelli che ora è stato rintracciato e rinchiuso nel carcere di La Spezia.
BrindisiOggi
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