SAN VITO DEI NORMANNI- Sequestrati beni per oltre 2 milioni di euro, in applicazione alla normativa antimafia. Sigilli a casa, garage, attività commerciali. Tutte a San Vito dei Normanni. La Guardia di finanza di Brindisi, al comando del maggiore Maniglio, hanno eseguito un sequestro preventivo ai danni su di un soggetto ritenuto “socialmente pericoloso” in quanto gravato da numerosi precedenti di polizia per reiterati delitti come rapine mano armata presso istituti di credito. Per alcuni è arrivata anche la condanna. L’uomo nato a Carovigno, ma residente a San Vito dei Normanni accusato di numerose rapine nel leccese, e in passato anche in altre regioni, come Toscana, Marche e Emilia Romagna.
Lo stesso, già sottoposto alla misura di prevenzione personale di pubblica sicurezza, è anche gravato da precedenti per contrabbando di sigaretta.
L’attività di polizia economico-finanziaria, con appostamenti e pedinamenti, avrebbe consentito di accertare come, nel corso degli ultimi trenta anni, l’uomo abbia progressivamente accumulato un rilevante patrimonio immobiliare, mediante l’intestazione fittizia a prestanome.
Tale patrimonio per le fiamme gialle è risultato sproporzionato ed inadeguato rispetto ai redditi dichiarati.
Sulle base di queste indagini la Procura di Brindisi ha richiesto ed ottenuto dal tribunale il sequestro dei beni posseduti dell’uomo.
Sequestrati beni per 2,1milioni di euro. Si tratta di 3 abitazioni, 5 garage, 3 locali commerciali, terreni dell’estensione di oltre tre ettari, 4 autovetture, quote sociali e compendio dei beni di 2 attività e 2 conti correnti. Tutti i beni si trovavano a San Vito dei Normanni.
La Normativa antimafia permette di sequestrare beni a soggetti appartenenti alla criminalità organizzata, ma anche come in questo caso, a soggetti ritenuti “socialmente pericolosi” per i reati commessi.
BrindisiOggi
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