BOLOGNA– Rapinatori in trasferta da Brindisi a Bologna per racimolare i soldi che servivano a festeggiare le comunioni dei figli. Damiano Fellini, 32 anni , Carmelo Lazzari, 40 anni , e Cosimo Chionna, 32 anni , tutti di Brindisi, sono accusati di tentata rapina ai danni di una gioielleria nel capoluogo emiliano. Lo scorso 23 marzo i tre con l’aiuto di un complice, un 29enne, anche lui brindisino, che attendeva in macchina, si sarebbero recati presso un negozio di preziosi “Pezzoli”, in via Dagnini 13 a Bologna. Qui Fellini e Lazzari fingendosi clienti avevano chiesto alla titolare che si trovava all’interno del negozio di mostrare loro un anello. La donna insospettita dall’atteggiamento dei due e dalla presenza di un terzo uomo fermo davanti alla porta d’ingresso aveva richiamato l’attenzione del marito che si trovava sul retro.
A questo punto Lazzari vedendo l’uomo, un 78enne, aveva estratto la pistola e lo aveva minacciato di consegnare il contenuto della cassaforte. A questo punto però l’uomo aveva attivato il sistema di allarme bloccando la porta d’ingresso. Lazzari allora aveva perso la testa ed aveva cominciato a colpire il 78enne con il calcio della pistola sulla testa sino a quando la vittima non ha sbloccato la porta consentendo loro di andare via.
I malviventi erano così fuggiti in tutta fretta senza riuscire a portare via nulla. Le vittime furono soccorse dai passanti che fornirono anche una descrizione ai carabinieri dei quattro rapinatori fuggiti a bordo di una vettura Kia bianca. Gli investigatori poi grazie alle immagini delle telecamere di video sorveglianza di cui era dotata la gioielleria in poco tempo riuscirono ad individuare i malviventi che tra l’altro avevano agito a volto scoperto.
L’11 aprile scorso è stato eseguito il fermo, i militari sospettando che la banda stesse per mettere in atto un altro colpo, hanno deciso di entrare in azione. Carmelo Lazzari è stato fermato a Brindisi, Cosimo Chionna ed il complice 29enne sono stati bloccati a Bologna, mentre Damiano Fellini è stato fermato alla stazione di Rimini.
Le indagini sono state coordinate dal pm Domenico Ambrosino, con la supervisione del procuratore aggiunto Valter Giovannini (coordinatore del pool che si occupa dei reati di criminalità comune). Per Lazzari, Fellini e Chionna il fermo è stato convalidato dal Gip Letizio Magliaro ed è stato disposto il carcere.
Le intercettazioni telefoniche hanno rivelato che il gruppo di brindisini metteva a segno le rapine per racimolare il denaro necessario ad affrontare le spese per le comunioni dei figli. Con i soldi avrebbero pagato i ricevimenti già prenotati per il mese di maggio.
Ora l’arresto dei brindisini è stato convalidato e si trovano tutti in carcere tra Bologna, Rimini e Brindisi.
Lu. Pez.
Essendo brindisino, mi vergogno per loro