Rapina alle gioiellerie Giovi Gold e Qirat, tre nuovi ordini di carcerazione

BRINDISI- Una rapina consumata ed un’altra tentata, nuovo ordine di carcerazione per i brindisini Roberto Andriulo, 41 anni, Giuseppe Di Bello, 34 anni e Davide Fontò, 29 anni.ANDRIULO Roberto

Andriulo e Di Bello, zio e nipote,  sono accusati di aver messo a segno il colpo ai danni del negozio di preziosi “Giovi Gold” su Corso Garibaldi. Lo scorso 6 agosto Andriulo, intorno alle 17.00,  con la complicità di Giuseppe Di Bello, 33 anni,  aveva fatto irruzione nel negozio di preziosi e sotto la minaccia di un’arma, dopo aver immobilizzato la commessa,  si era appropriato di denaro contante per 3mila euro e diversi gioielli per poi fuggire via. Quattro giorni dopo il colpo era stato individuato ed arrestato  Giuseppe Di Bello. I malviventi avevano agito a volto scoperto e questo aveva facilitato di gran lunga la loro identificazione.DI BELLO Giuseppe

Tre giorni dopo la rapina a Brindisi, Giuseppe Di Bello, con lo zio Roberto Andriulo  e la complicità di Davide Fontò hanno tentato un altro colpo , questa volta  in una gioielleria a Jesi, “QIRAT” nella centralissima via Pergolesi. Il colpo però non va a segno perché un cliente reagisce e li mette in fuga.

FONTO' DavideOra dopo mesi di indagini che hanno visto lavorare in sinergia i carabinieri della Compagnia di Brindisi e quelli delle Compagnie di Jesi  e Forlì, i tre brindisini sono stati riconosciuti responsabili del reato contestato . L’ordinanza è stata notificata agli arrestati direttamente presso le circondariali di Ancona, Brindisi e Forlì, dove gli stessi sono rispettivamente reclusi per altra causa.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*