FRANCAVILLA FONTANA- Lei non li conosceva bene, l’avevano contattata su Facebook chiedendole di fissare un appuntamento con il 25enne a Francavilla Fontana, loro volevano fargli una sorpresa per organizzare un rave party. Ha raccontato questo ai magistrati, Marina Sportello, la 19enne di Francavilla Fontana arrestata ieri insieme ad altri tre ragazzi ritenuti responsabili di aver rapito un 25enne, di averlo massacrato di botte e tre di loro avrebbero anche tentato di violentarlo. Si è svolto ieri l’interrogatorio di garanzia alla presenza del pm Valeria Farina Valaori e del gip Maurizio Saso. Sportillo, difesa dall’avvocato Pasquale Fistetti, è l’unica ai domiciliari, gli altri tre sono in carcere. La ragazza di soli 19 anni ha confessato cosa è accaduto l’8 ottobre scorso.
Sportillo non si è avvalsa della facoltà di non rispondere, ha confermato quanto detto in fase pre arresto. C’è stata infatti una collaborazione con i magistrati, consigliata dal suo legale, che le avrebbe permesso infatti di ottenere i domiciliari e non il carcere. La ragazza era stata già ascoltata dai carabinieri prima dell’arresto, in un primo momento fornì una versione dei fatti non vera, poi davanti ad alcuni elementi che mostrano l’evidenza delle circostanze, alla presenza del suo avvocato, confessò l’accaduto.
Mariana Sportillo ha raccontato di aver conosciuto i tre ragazzi ad un rave party a Frigole in provincia di Lecce, dopo di che non avrebbe avuto nessun rapporto, salvo essere stata ricontattata successivamente su Facebook, quando si sono accorti che conosceva la vittima. Lui sembrava interessata a lei, così si evinceva da alcune conversazioni sulla bacheca.
Le avrebbero chiesto di fissare un appuntamento con lui, in cambio le hanno promesso 300 euro. A lei avrebbero raccontato che volevano fargli una sorpresa per organizzare un rave. La ragazza con l’avvocato Fistetti ha cercato di dimostrare di essere in buona fede avendo organizzato l’incontro proprio alla stazione ferroviaria, luogo centrale di Francavilla Fontana. Ha riferito ai magistrati di non conoscere le reali intenzioni dei tre. L’avvocato ha fatto notare che la 19enne nelle immagine, che hanno permesso di risalire alla sua identità, viene ripresa mentre scappa quando i tre lo prendono con forza e lo picchiano. A lei però viene contestato il fatto di non aver denunciato il tutto ai carabinieri. La 19enne è accusata di sequestro, lesioni gravissime e estorsioni. Gli altri tre finiti in carcere Andrea Gennari 34 anni (detto lampadina), Antonio Monaco 19 anni (di Lecce detto il diavolo), e Roberta Zangoli 30 anni ( della provincia di Ravenna detta Sprilli) oltre a questi tre reati devono rispondere anche di tentata violenza sessuale di gruppo. Tutto questo per punire il 25enne che non avrebbe pagato delle pasticche di Lsd, per un valore di 150 euro.
Lucia Portolano
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