TORCHIAROLO- Al grido “Quista è casa mia e lu Salentu nu se tocca” Torchiarolo ieri pomeriggio è sceso in piazza ancora una volta per difendere i suoi ulivi, le radici della sua terra.
Erano in tanti ieri a sfilare per le strade del paese, uomini, donne , bambini.
Al fianco di Torchiarolo anche i 5Stelle : “Ribadiamo il nostro no alle eradicazioni insieme ai comitati per la difesa degli ulivi e agli agricoltori.Ribadiamo il nostro no alla mattanza di ulivi secolari in atto in Puglia, è chiaro ormai a tutti che il “Piano degli interventi” del Commissario Silletti per far fronte all’emergenza sul rischio di diffusione del batterio “Xylella fastidiosa” è assolutamente inefficace. Non serve infatti abbattere migliaia di ulivi, simbolo regionale e risorsa nazionale, quando basta che una macchina con sopra l’insetto vettore della Xylella viaggi a nord del Salento per diffondere la patologia”.
“L’eradicazione di migliaia di ulivi, alcuni dei quali secolari, – continuano – creerà un danno permanente al territorio pugliese e all’Italia intera. Queste eradicazioni si fanno al solo scopo di rispettare le prescrizioni delle decisioni di una Europa che è la prima responsabile di questo disastro epocale avendo disatteso ed eluso la Direttiva 2000/29/CE del Consiglio dell’8 maggio 2000 che imponeva il controllo di materiale infetto da xylella fastidiosa proveniente dal Centro America. Oggi – concludono i cinquestelle – la nostra priorità deve essere una ed una soltanto: impedire questa ingiustificata mattanza di ulivi causata da una classe politica irresponsabile ed ecco perchè questo pomeriggio ci ritroveremo tutti insieme, cittadini pugliesi, comitati ed esponenti delle istituzioni di qualsiasi colore politico per gridare insieme ancora una volta: “giù le mani dai nostri ulivi”.
Intanto il prossimo 4 novembre la Camera di Consiglio si esprimerà sulla eradicazione degli ulivi di 21 proprietari di Torchiarolo che hanno impugnato il piano Silletti bis al Tar del Lazio. La presidente della I Sezione, Giulia Ferrari, ha accolto l’istanza di misure cautelari provvisorie proposta dai ricorrenti, ha così sospeso l’ estirpazione delle piante di ulivi, fino alla data di discussione in sede collegiale della domanda cautelare fissata per l’appunto alla Camera di Consiglio del 4 novembre prossimo.
Foto e video Gianni Di Campi
Lu.Pez.
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