TORRE SANTA SUSANNA – Rientra anche il teatro di Torre Santa Susanna tra i luoghi oggetto di finanziamento da parte della Regione puglia, che stanzierà, su 6 comuni, oltre 4 milioni di euro per interventi di restauro.
Al solo Teatro Pubblico Pugliese, in quanto ente attuatore del progetto per il “Consolidamento dello sviluppo della filiera dello spettacolo dal vivo anche attraverso azioni di valorizzazione dei beni culturali e ambientali”, andranno oltre 2 milioni e 100mila euro.
Pioggia di euro, quindi, su sei comuni della Regione, che sono stati selezionati attraverso una riprogrammazione di risorse nell’ambito dell’accordo Quadro “Beni ed attività culturali” (novembre del 2013) e individuati con lo scorrimento degli elenchi del bando sui “Beni architettonici ed artistici”. A ricevere un finanziamento di oltre 4 milioni e 200mila euro per il recupero e la valorizzazione di alcuni beni e per il miglioramento della loro fruizione, saranno Lecce, Casarano, Rignano Garganico, Putignano, Ascoli satriano e Torre Santa Susanna.
Qui sono previsti lavori di restauro, rifacimento di impianti e forniture finalizzati all’allestimento del Museo diffuso dell’olio con il recupero del palazzo Municipale e del sottostante ipogeo (800 mila euro). Il museo costituirà il fulcro per valorizzare il patrimonio diffuso legato al tema della produzione dell’olio e all’evoluzione dei paesaggi rurali.
“L’impegno della Regione sul piano del recupero dei beni culturali e dell’immenso patrimonio di cui la Puglia dispone si esprime ormai sempre più nella direzione di recuperare e valorizzare il bene sulla base di un progetto di fruizione che garantisca al bene non solo il restauro, ma anche la sua fruibilità in un modo il più innovativo possibile – commenta l’Assessore all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone – Non è più immaginabile di restaurare le nostre bellezze e poi lasciale chiuse a deperire nuovamente senza un progetto di utilizzo per la comunità e per i turisti. Anche questi ultimi interventi, che portano a ben 44 le azioni della Regione Puglia da ottobre 2015 fino ad oggi, vanno in questa direzione”.
BrindisiOggi
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