Quando i rifiuti “puzzano”, i Noe non hanno bloccato nessun tir, intanto salta l’Oga

BRINDISI- La spazzatura puzza. Questo è un dato di fatto. Ma quando qualcuno fa girare ad arte alcune notizie  inesatte, meglio dire false, oltre alla puzza si insinua il dubbio dei troppi interessi in ballo. Nelle ultime ore era circolata  tra gli addetti ai lavori la notizia che i carabinieri dei Noe di Lecce avessero bloccato 15 camion della raccolta rifiuti dell’Ato Br1 fuori dall’impianto di Cdr perché invece di indifferenziato trasportavano umido. Ma dal comando  del Nucleo operativo ecologico di Lecce la notizia viene smentita. Questa operazione non è mai stata fatta. Nessun blocco di tir. Nessun controllo sui camion. Qualche giorno fa i militari hanno effettuato un controllo agli impianti di Cdr alla zona industriale di Brindisi e hanno preso atto che la ditta che gestisce gli impianti, la Nubile, aveva rimandato indietro qualche mezzo, perché all’interno c’erano rifiuti diversi rispetto a quelli autorizzati allo smaltimento alla zona industriale. Un controllo che compete esclusivamente al gestore che ha la responsabilità di ciò che entra negli impianti così come in discarica. Al momento in Procura non ci sarebbe nessuna relazione, almeno non da parte dei militari ecologici.

Che qualcosa non funzioni nella questione rifiuti a Brindisi compresa raccolta e smaltimento è cosa nota; tra  la discarica di Autigno sequestrata e la nota della Asl sulle criticità degli orari e della pulizia della raccolta, oltre alle tariffe sborsate per i servizi. Ma ciascuno si assuma le proprie responsabilità.

Intanto questo pomeriggio nuovo incontro dell’Oga per discutere ancora una volta delle tariffe applicate dalla Nubile sullo smaltimento e sull’opposizione fatta da alcuni Comuni del Brindisino per i quali è stata stabilita una transazione.  Ma la riunione saltata per la mancanza di undici sindaci.

Su tutte le furie Consales che replica al sindaco di San Pancrazio Salentino Salvatore Ripa che aveva contestato il mancato smaltimento dei rifiuti negli impianti di biostabilizzazione. “Ripa sa bene che i rifiuti contenuti all’interno dei mezzi provenienti da tali comuni non rispondevano al codice CER (contenevano prevalentemente frazione organica, così come dallo stesso Ripa ammesso con apposita nota in data odierna)- scrive Consales e che una eventuale forzatura da parte del Presidente dell’Oga rispetto al diniego opposto dal gestore dell’impianto avrebbe comportato gravissime responsabilità perché in dispregio a qualsiasi norma di legge”.

Lu.Po.

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