Quando i conti non tornano, Consales toglie la delega a Renna: “Era incoerente, e sul Negroamaro ci guarderemo intorno”

BRINDISI- Il sindaco toglie le delega speciale al turismo e al marketing territoriale al consigliere comunale Francesco Renna. La goccia che ha fatto traboccare il vaso l’astensione del consigliere nella votazione degli assestamenti di bilancio di qualche giorno fa. Atteggiamento che ha palesato l’autonomia di Renna dalla maggioranza di Consales. “Ormai è chiaro-spiega il sindaco- che non c’è più sintonia con me né con la maggioranza e siccome la delega speciale si basa su un rapporto fiduciario tra primo cittadino e consigliere è giusto che questa non ci sia più”. Non solo, ma Consales accusa Renna di non essere coerente. “Lui e il consigliere Cannalire qualche mese fa sono venuti da me annunciando che non condividevano più la linea politica, che non volevano nessun incarico e che erano autonomi dalla mia maggioranza. Mentre Cannalire è stato coerente ed ha consegnato la delega del suo assessore di riferimento Ingrosso, lo stesso non ha fatto Renna. Ho saputo infatti che andava ancora in giro e si presentava come delegato del sindaco, come consigliere con la delega speciale in merito all’organizzazione di eventi. Sono molto deluso.”

Ed ora cosa ne sarà del Negroamaro wine festival ideato e organizzato da Renna con 130 mila euro date dall’amministrazione comunale?

Consales dice che in merito a questa manifestazione si guarderà intorno. “Il  Negroamaro è stato una buona intuizione- aggiunge il sindaco- ma nell’ultima edizione si era trasformata come la sagra della porchetta, non ho nessuna intenzione di bloccare la città per un mese per una sagra simile. Noi vogliamo mantenere una manifestazione che valorizzi il nostro vino e le nostre cantine, se la Fondazione del Negroamaro vuol continuare a farla deve tornare al vecchio spirito abbandonando panini, birre e altri generi. Nei prossimi giorni chiamerò il presidente Angelo Maci per chiedergli di tornare allo spiro iniziale, altrimenti ci guarderemo intorno.”

Altro problema quello dei  cinque locali occupati dalla Fondazione Negroamaro nella sede del Nuovo Teatro Verdi alle scuole Pie. “Abbiamo scoperto che venivano occupati senza alcuna titolo- conclude Consales- pensavo ci fosse un’autorizzazione rilasciata ai tempi del sindaco Mennitti, ma scopro che non c’era nulla. Ho saputo che la Fondazione ha presentato un’istanza per la manifestazione del prossimo anno. Sarà esaminata come le altre, ma voglio vederci chiaro, voglio capire se Renna aveva un ruolo ufficiale nella Fondazione anche quando svolgeva l’attività di consigliere comunale delegato in questo settore.”

In realtà ora si cerca nella forma, ma nella sostanza si è sempre saputo che Renna organizzava il Negroamaro, d’altronde è lui che lo ha fondato e portato in città, manifestazione gestita con i 130mila euro dati dal Comune, dove lui era consigliere delegato alla promozione turistica dei prodotti locali di eccellenza, à.

Ma qualcosa ora è cambiato,  o meglio dalle elezioni regionali in cui Renna era candidato. Ora non c’è più intesa politica ed allora tutti gli equilibri perdono quota e i conti non tornano più.

Lucia Portolano

2 Commenti

  1. Vero che l’ultima edizione assomigliava alle feste patronali. Non direi sagra della porchetta perché nei territori di Umbria, Toscana e Abruzzo di sagre se ne intendono. Correggete per favore quel “sacra” che per ben due volte sostituisce sagra.

  2. Che il negroamaro dell’ultima edizione si fosse trasformato in una sorta di sagra paesana, ce n’eravamo accorti tutti. Speriamo che questi screzi tra i nostri politici politicanti (la peggior classe politica dello stivale) non porti via da Brindisi l’unica manifestazione di un certo livello, con un richiamo di pubblico inusuale per le abitudini di questa città allo sbando, che si sia mai vista da queste parti.

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