BRINDISI- (Da Il7Magazine) Un mondo di libri dove ciascun bambino può trovare la sua storia ma anche immagini e disegni colorati per stimolare la fantasia , Pupilla, questo è il nome di un piccolo angolo da fiaba che sorge a Brindisi in via Achille Grandi. Una libreria speciale creata da Chiara Sergio, una giovane mamma di 44 anni , laureata in Beni Culturali che ha fatto dell’amore per i bambini una professione. Chiara è una danza terapista, ha partecipato a innumerevoli progetti a scopo sociale e mirati all’inclusione, ha una lunga esperienza con i bambini diversamente abili e con situazioni difficili alle spalle , specializzata in pedagogia e nell’educazione all’infanzia. Dopo aver trascorso anni nelle scuole occupandosi di progetti a sostegno dei bambini, ha deciso di creare qualcosa di unico: una libreria per ragazzi da 0 a 14 anni in grado di includere davvero tutti, da bimbi con particolari patologie (down, autistici) a bimbi stranieri che cercano di integrarsi nel nostro paese, da Pupilla c’è un libro speciale per ciascuno di loro.
“Questa idea nasce da mio figlio perché arrivata ad un certo punto della mia vita ho avuto la necessità di creare qualcosa di mio, quindi ho osservato lui e quello che mi arrivava da lui e mi sono resa conto quanto fosse stato importante in questi anni utilizzare le mie competenze professionali anche come madre nell’avvicinarlo al bello, in generale- racconta Chiara- Per me i libri sono un elemento fondamentale per avvicinare i bimbi al bello e alla possibilità. Sono delle finestre , dei ponti, degli strumenti non solo di conoscenza e di crescita ma anche di star bene. Io sono stata stimolata da figlio perché ho visto attraverso di lui la possibilità di fare”. Nasce così l’idea di aprire Pupilla, Chiara tra l’altro dopo la nascita del figlio aveva anche fatto una scelta importante , prendere una pausa dal suo lavoro e dedicarsi alla crescita del bimbo. Dopo tre anni, quando ha deciso di rientrare però le cose erano molto cambiate . “Aveva fatto una scelta importante, avevo deciso che la mia priorità era un’altra e lo fatto per tre anni-dice- ma quando sono rientrata a lavoro in pratica era come se tutto quello che aveva costruito non ci fosse più, le collaborazioni importanti, la mia esperienza, non contava più. Quindi l’unica situazione in cui sono riuscita a lavorare è stata la scuola. Poi mi sono detta perché non fare quello che so fare in uno spazio che mi offra anche gli strumenti.
La Pupilla è molto più di una libreria, è uno spazio aperto e inclusivo che va oltre, va oltre perché svolge una serie di attività: “Questa non è solo una libreria , è anche un luogo dove si fanno i laboratori dove i bambini sono avvicinati alla lettura in tutti i modi possibili. Abbiamo già una programmazione che prevede laboratori dalla donna in gravidanza fino ai primi mesi di vita con i laboratori tattilo sensoriali fra mamma e bambini ma anche il teatro dei burattini di 5 , 6, 7 anni , abbiamo anche il laboratorio di percussioni, il laboratorio per giovani registi- spiega Chiara- Ovviamente non li terrò tutti io ma mi affiancherò a persone qualificatissime . Giusto per fare qualche nome : il maestro Vito De Lorenzi che suona con Teresa De Sio, o il regista Simone Salvemini”.
La libreria di Chiara è rivolta a una fascia di età precisa, qui c’è una soluzione per ogni bambino a partire da quando ancora si trova nella pancia della sua mamma. Libri e laboratori che stimolano alla cultura del “bello”.
“Scegliere una fascia di età dai 0 ai 14 anni è una scelta mirata perché è una fascia di età in cui il bambini va avvicinato alla lettura- dice Chiara- E’ questa l’età in cui si ricevono più stimoli e non parlo solo dei testi ma anche delle immagini”.
Tra gli scaffali colorati dai libri ci sono alcuni volumi davvero speciali, Rappresentano l’innovazione della cultura, una novità assoluta che Chiara sta sperimentando proprio qui nella sua città.
“Oggi esiste una nuova cultura che è quella degli “albi illustrati”. Gli albi illustrati si distinguono dagli altri libri perché hanno una componente di scrittura che ha lo stesso valore dell’immagine. Le immagini sono molto evocative, sono molto curate, sono fatte da illustratori famosi, importanti e anche le immagini diventano strumento di racconto per far lavorare di fantasia il bambino. Molti insegnanti oggi fanno i corsi di formazione sulla didattica attraverso gli albi. Anche qui faremo un corso di formazione per genitori e per insegnanti- racconta- Sto cercando di creare una rete rispetto a quella che è la proposta sul territorio. Esistono anche dei libri che sono solo immagini , si chiamano “silent book” anche questi sono la nuova frontiera del libro che essendo costruiti solo sull’immagine lasciano ai ragazzi uno spazio enorme all’immaginazione e alla costruzione della storia. Quindi la mamma può sfogliare il libro con il bimbo e costruire insieme a lui una storia. Un’altra tecnica è quella del “Kamishi bai”. Il Kamishi bai è un teatrino di origine giapponese che veniva utilizzato dai monaci buddisti quando dovevano comunicare ai loro adepti dei precetti , dei valori ma avevano di fronte persone analfabete. Quindi utilizzavano questo teatrino attraverso dei disegni che scorrono e raccontano la storia”.
Per i bimbi che poi hanno difficoltà nella lettura o a interpretare e seguire le storie vi sono dei volumi su misura. “Per i dislessici ci sono libri ad alta leggibilità, libri con storie che raccontano storie con il riscatto dei bambini dislessici. Ad esempio abbiamo tutta la serie di “Hank Zipzer” , un personaggio creato da Henry Winkler, interprete di Fonzie, Happy Days per intenderci. Winkler da dislessico ha scritto questa serie di libri con questo personaggio anche lui dislessico ma brillantissimo, pieno di energia e di entusiasmo. E’ un libro con i caratteri più grandi, ha interlinea doppia, ci sono le immagini”.
Oltre ai libri per i dislessici ci sono pure quelli per i bimbi autistici, libri con i pittogrammi , un enorme supporto anche per i bambini che hanno problemi a livello linguistico e uditivo. Non mancano anche libri su temi particolari che potrebbero essere da supporto anche in situazioni difficili. Vi sono libri che aiutano ad affrontare la perdita, il lutto, la separazione dei genitori.
“Questa è una libreria sull’inclusione rispetto a problematiche piccole e leggere ma anche più grandi, l’inclusione rispetto anche una geografia di popoli che oramai vive nella nostra città- conclude Chiara- Qui ci sono persino libri nella doppia lingua. Un bimbo venuto dall’Africa può leggere la stessa storia in classe insieme ai suoi compagni e non sentirsi fuori dal mondo perché non comprende quello che si sta leggendo. Nel testo da una parte c’è la storia raccontata in eritreo piuttosto che in albanese e dall’altra parte la storia raccontata in italiano. Non sono molto diffusi questi libri ma io ci credo e continuo ad acquistarli”.
Lucia Pezzuto per Il7 Magazine
mi puoi lasciare indirizzo email
sono la segretaria agenzia Pizzi Rappresentanze x juratoys
ho una promo da inviarvi.
grazie anticipatamente
saluti
anna
Vorrei poter contattare questa donna per collaborare con lei perché sto creando qualcosa di simile a Treviso. Graxie
Gentilissima lettrice trasmetteremo la sua mail alla signora Sergio.
Grazie di averci scritto