MESAGNE – Le idropulitrici hanno smacchiato il basolato di piazza Orsini del Balzo dai graffiti che qualche ragazzino ha scritto nel salotto buono della città messapica. Questa mattina (11 gennaio), una squadra di operai del Comune ha eliminato le scritte.
Se a smacchiare lo spray sono bastati due mezzi, per il Comune di Mesagne la vicenda non si chiude così: sempre stamattina, il comando di Polizia Municipale ha presentato una notizia di reato contro ignoti alla Procura della Repubblica di Brindisi, in cui si è sottolineato l’alto valore artistico e culturale della piazza e il reato di deturpamento che un simile gesto comporta: oltre alla sanzione economica (da mille a 3mila euro), è prevista anche la reclusione da 3 mesi a un anno, specialmente se gesti simili vanno a danneggiare edifici pubblici o destinati “a uso pubblico o all’esercizio di un culto, o su cose di interesse storico o artistico ovunque siano ubicate o su immobili compresi nel perimetro dei centri storici”.
“Abbiamo chiesto al Comando di Polizia Locale maggiore controllo e sta coordinando le operazioni che possono aiutare ad individuare gli autori di questo gesto. Tutto questo, però, non è sufficiente – commenta in una nota l’amministrazione comunale – è necessario rafforzare l’educazione ai beni pubblici, ancor più se di valore artistico o storico, fin dalle nuove generazioni. Diventa urgente elaborare strategie di controllo e prevenzione che impediscano a chiunque di accedere ai nostri beni più cari e deturparli”.
Mentre si pensa a quali soluzioni mettere in campo per non finire vittime del gioco di qualche incosciente, ecco che arriva un altro danneggiamento. Sul sagrato della Chiesa Madre, infatti, è stato divelto un posacenere di quelli installati in diversi punti del centro storico dall’Amministrazione Molfetta, appena insediatasi.
E se questo accade nella parte antica di Mesagne, non va molto meglio alle vie e ai quartieri fuori dalla zona storica: appena dopo la mezzanotte di ieri (10 gennaio), un gruppo di ragazzini ha ben pensato di gettarsi l’uno addosso all’altro i bidoncini della frazione umida e, quando l’obiettivo è stato mancato, a rimetterci sono state le auto parcheggiate in strada.
Episodio, questo, che si aggiunge alle auto nuove e ritrovate danneggiate dopo una notte di parcheggio per strada, o alle carrozzerie graffiate e alle pareti di case, appena imbiancate di fresco,danneggiate dall’opera di bombolette spray.
Una serie di avvenimenti che porterebbe una buona fetta della città a chiedere una maggiore presenza di occhi elettronici, videocamere in grado di riprendere ciò che accade, per poter sanzionare i responsabili.
BrindisiOggi
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