FRANCAVILLA FONTANA- Il sindaco di Francavilla Fontana Maurizio Bruno ha nuova gatta da pelare, dopo l’allontanamento dalla sua maggioranza dei partiti di sinistra Sel e Rifondazione, alleanza che era alla base del suo programma politico elettorale, da oggi perde anche il suo assessore all’Urbanistica, l’esterna architetto Roberta Lopalco. La professionista aveva ricoperto questo incarico anche nella precedente amministrazione di centrodestra, scelta per continuare il lavoro sul Pug (Piano urbanistico generale della città di Francavilla). Ma come spesso accade il Pug scotta, d’altronde lo dimostra anche le vicende nella città di Brindisi dove una parte del Pd chiede la testa dell’assessore all’Urbanistica Pasquale Luperti.
Ma mentre quest’ultimo non vuol lasciare la sua poltrona la Lopalco questa mattina ha inviato una bella letterina al sindaco Bruno, anticipando ogni possibile mossa. Una serie di accuse fatte dall’assessora a questa amministrazione che l’avrebbero portata a rinunciare al suo incarico. Diverse le contestazioni che avrebbero fatto venire meno il rapporto fiduciario, alle quali si aggiunge anche una possibile alleanza tra Bruno e Ncd, partito quest’ultimo che ha sempre contestato i contenuti del Piano stilato da Lopalco. Come per dire se non condividete il mio Pug allora non ha più senso restare con voi, non solo, l’architetto denuncia anche alcuni casi di immobilismo su alcune vicende, come quella dei rifiuti e contesta il mancato utilizzo di alcuni fondi.
Nella lettera scrive: “Sindaco, con la presente sono a rassegnarLe formalmente le mie dimissioni dall’incarico di Asessore da lei affidatemi in seguito alle ultime consultazioni elettorali, come incarico fiduciario finalizzato in particolare al raggiungimento dell’importante obiettivo di portare in approvazione il nuovo Piano Urbanistico Generale. Tale incarico giustificato soprattutto dal fatto che la sottoscritta aveva già espletato quasi un intero mandato con la precedente Amministrazione Comunale, nell’ambito del quale si era proceduto al deposito di tutti gli elaborati del Piano, sia con riferimento alla parte strutturale sia a quella programmatica. Alla richiesta da parte vostra di entrare a far parte dell’esecutivo, formulata in occasione del secondo turno, ebbi modo di esprimere le mie perplessità. Tanto alla luce delle acclarate dichiarazioni da parte di alcuni esponenti della coalizione a suo supporto, contrastanti con gli obiettivi della proposta di PUG depositato, e stante un possibile accordo con NCD, i cui esponenti hanno sempre dichiarato contrarietà allo stesso Piano. La mia disponibilità seguì alla manifestata condivisione degli obiettivi del Piano, con particolare riferimento alle politiche pubbliche e di tutela del territorio in esso contenute, e alla ferma decisione di non avere interesse a modificare l’assetto della coalizione di centrosinistra. Appare evidente infatti che uno stravolgimento dei contenuti e degli obiettivi del PUG avrebbe riaperto discussioni e procedure che non avrebbero consentito un rapido raggiungimento di un obiettivo che la città attende da tempo. Fermi restando gli obblighi di trasparenza e partecipazione, comunque garantiti anche dalla normativa vigente in materia. Diversamente ove vi fosse stata l’intenzione di predisporre un nuovo Piano non avrei certamente accettato l’incarico, per coerenza e non avendo alcun interesse a rivestire nuovamente il ruolo di assessore per riavviare un lavoro già faticosamente portato a termine anche per le note problematiche congiunturali. Tuttavia a fronte dell’assegnazione delle delicate deleghe riguardanti oltre l’Urbanistica anche l’Ambiente e gestione del ciclo dei rifiuti (quest’ultima senza alcuna preventiva condivisione), la sottoscritta non si è mai sottratta alle proprie responsabilità e da principio ha evidenziato la necessità di riorganizzare gli uffici auspicando una stabilità dirigenziale necessaria ad affrontare materie complesse come l’urbanistica e l’ambiente.Se da una parte è stata sottovalutata e spesso ignorata o equivocata la “prudenza” manifestata dalla sottoscritta, anche nel corso delle discussioni avvenute nelle sedute della Giunta Comunale, in merito ad atti formali che implicavano evidenti ricadute sull’assetto urbanistico o addirittura ad azioni o procedimenti in manifesto contrasto con gli indirizzi resi e di cui spesso sono venuta casualmente a conoscenza. Allo stesso tempo, con particolare riferimento ai contenuti del PUG, questi sono stati più volte messi in discussione attraverso azioni di delegittimazione degli obiettivi posti alla base delle scelte effettuate anche in riferimento alle politiche pubbliche, apparentemente condivise dall’Amministrazione. Per questo, ad un anno e mezzo dal mandato, ritengo che non siano stati conseguiti i risultati auspicati e nonostante le mie reiterate e spesso fraintese osservazioni sull’inefficace attività degli uffici, purtroppo ad oggi devo constatare l’assenza di interesse e, conseguentemente, di risposte adeguate alle tante problematiche che puntualmente ho segnalato al fine di condividere soluzioni e azioni utili alla costruzione di politiche pubbliche in grado di dare risposte lungimiranti e coordinate tra loro. In proposito evidenzio la mancanza della tanto auspicata collegialità sia nell’ambito della giunta che in preparazione delle sedute di consiglio comunale. Tanto è evidente dalla mancata attuazione dei pochi atti prodotti e dallo stallo in cui versa l’ufficio urbanistica e ambiente segnato dall’assenza di una figura stabile, di giusta autorevolezza e di coordinamento, che fosse per un verso di supporto anche negli opportuni iter amministrativi e per altro in grado di cogliere ed efficacemente raggiungere gli obiettivi posti dalla sottoscritta e necessari allo svolgimento del proprio mandato istituzionale e che Lei, in primis, dichiarava di condividere.Tra questi mi preme evidenziare nuovamente la mancata attuazione di indirizzi espressi in materia di politiche ambientali come, ad esempio, quanto occorrerebbe fare per il miglioramento del servizio rifiuti con riferimento particolare al controllo e alla vigilanza circa l’effettivo e corretto espletamento di tutti i servizi contrattualmente affidati alla Monteco-Cogeir.In proposito mi duole rilevare l’insufficiente raccordo tra gli Uffici competenti, proprio in virtù di quel mancato coordinamento tra Dirigenza dell’Ufficio Ambiente e Dirigenza della Polizia Municipale.In tale contesto, e a titolo sempre esemplificativo, mi preme sottolineare il problema della raccolta differenziata dei rifiuti urbani rammentando la disponibilità di fondi pubblici assegnati a questo ente. Nel merito è opportuno evidenziare ancora una volta la Delibera di Giunta Comunale n.37 del 29 gennaio 2015, che prevedeva il coordinamento di due finanziamenti finalizzati al potenziamento delle infrastrutture per la raccolta differenziata e che ,ancora oggi, nonostante i reiterati solleciti formali ed informali della sottoscritta e i tentativi di coordinamento con gli altri Comuni dell’ARO, stante le scadenze previste, continuiamo a rincorrere in emergenza rischiando di rendere inefficaci le azioni previste. L’intollerabile quadro appena sintetizzato e il manifesto disinteresse nei confronti delle attività poste in essere dalla sottoscritta, come in ultimo la mancata discussione degli obiettivi proposti e trasmessi con nota del 11dicembre u.s., salvo una trascurabile ed errata trasposizione nel DUP di imminente approvazione, ritengo siano una conferma dei ripetuti atti di disistima e sfiducia nei miei confronti o quanto meno della sottovalutazione di questioni prioritarie per la qualità urbana e della vita della collettività. Tanto è emerso inoltre diverse volte nell’ambito di discussioni, a volte dai toni quanto meno inopportuni, che tutto potevano essere ma non certo critiche costruttive, in quanto diametralmente opposte agli indirizzi e alle priorità già condivise, e che spesso non hanno tenuto in giusta considerazione competenze e responsabilità dirigenziali. Per quanto fin qui esposto, anche alla luce della rottura verificatasi in questi giorni tra le forze politiche di maggioranza e vista la disponibilità manifestata del NCD a supportare questa Amministrazione Comunale, a fronte peraltro di una chiara apertura da Lei manifestata, la sottoscritta non può fare altro che prendere atto del ruolo a cui solo formalmente sarebbe chiamata a svolgere e, non avendone alcuna necessità o ambizione personale, di conseguenza, provvede a rimettere le deleghe assegnate ribadendole dimissioni irrevocabili, a prescindere dai possibili sviluppi della crisi amministrativa in corso.”
Insomma ore calde per l’amministrazione Bruno che in poche settimane si è trovato senza due alleati ed oggi senza uno dei più importanti assessori. All’orizzonte dopo il voto favorevole di Luigi Galiano all’ultimo consiglio comunale qualcuno ipotizza un alleanza con Ncd e l’ingresso in giunta di qualche dirigente di quel partito. Ma ieri il sindaco, che è anche segretario provinciale dei democratici e presidente della Provincia ha annunciato l’ipotesi di dimissioni.
Lu.Po.
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