BRINDISI – “Nessuna nuova, buona nuova”. Sembra che sia questa l’attuale filosofia adottata da Luigi Vitali, coordinatore provinciale di Forza Italia, nel commentare i movimenti tellurici che si sono registrati in questi giorni intorno all’accordo siglato col Pd per l’elezione del presidente provinciale. «Abbiamo chiuso un accordo col Partito Democratico che prevede la composizione di una lista unica che tenga dentro tutti i rappresentanti politici dei due schieramenti disposti a collaborare per il governo della Provincia, ente di secondo ordine, senza autonomia finanziaria e destinato alla soppressione. Se questo accordo è saltato, noi non lo sappiamo ancora e, quindi, lo riteniamo tuttora valido».
Vitali, quindi, mantiene la linea rispetto a quanto emerso nei giorni scorsi, confermando l’avvenuto accordo col Pd che dovrebbe portare all’elezione a presidente della Provincia di Brindisi di Maurizio Bruno, sindaco di Francavilla Fontana e segretario provinciale democratico. «Secondo quanto stabilito, a Forza Italia spetta la vicepresidenza, dato che siamo numericamente la seconda forza dopo il Pd. Di nomi, però non ne abbiamo ancora parlato». Sullo stop che Michele Emiliano, segretario regionale democratico, avrebbe imposto alle larghe intese a livello provinciale, Vitali non si mostra turbato, rimarcando il concetto che vede Forza Italia alla finestra, in attesa che l’inedito alleato faccia la prossima mossa.
«Abbiamo appreso dalla stampa che giovedì ci sarà una riunione della direzione del Pd. Se da quella verranno fuori indicazioni diverse, allora qualcuno ci dovrà comunicare che le cose sono cambiate e noi ne prenderemo atto.Quando stringiamo un accordo, lo rispettiamo ma non possiamo costringere tutti i contraenti a fare lo stesso: per il momento siamo impegnati nelle consultazioni della nostra parte per sondare le disponibilità dei nostri partner naturali a intraprendere questo tipo di cammino. Poi, vedremo cosa accadrà». Il fronte del no alle larghe intese ha registrato l’intervento di un altro noto politico francavillese, con la città degli Imperiali che, in questi giorni, sembra l’ombelico del mondo politico locale. Euprepio Curto è venuto allo scoperto, chiamando alle armi il popolo del centrodestra contro l’intesa col Pd.
«Martedì prossimo – spiega Curto – ci sarà il primo incontro tra quei sindaci e consiglieri comunali che hanno espresso forti critiche alle ipotesi d’intesa tra Pd e Fi riguardo la guida della Provincia di Brindisi. Il fine primario sarà quello di verificare la possibilità d’impedire un’intesa contro natura ritenuta indigesta non solo da ampi settori del centrodestra ma anche all’interno dello stesso centrosinistra, Pd compreso». Curto, quindi, si fa portavoce del no alle larghe intese che si aggiunge alle perplessità manifestate da Emiliano ai suoi. Insieme a lui, anche Michele Saccomanno di Fratelli d’Italia caldeggia un’unità a destra che, al momento, appare, però, un po’ lontana.
«L’occasione sarà propizia per riprendere un lavoro di riorganizzazione di un’area che, sia per meriti, pochi, in verità, del centrosinistra, sia per demeriti, tantissimi, del centrodestra, rischia di scomparire definitivamente». Dai paesi, intanto, anche i consiglieri comunali fanno sentire la loro voce. A Latiano, i consiglieri di area centrista, indipendenti, Mauro Vitale e Gabriele Argentieri, hanno scritto a sindaci e colleghi per benedire il percorso unitario che dovrebbe portare Bruno alla presidenza. «Auspichiamo che l’iniziativa di Pd, Fi e Ncd, in vista di queste elezioni provinciali, si apra alle liste civiche e al movimentismo locale, riconoscendone lo spessore politico–culturale e la reale consistenza elettorale. In caso contrario, dispiacerà prenderne atto e sarà doveroso approntare un’iniziativa politica a tutela della dignità di una consistente parte dell’elettorato di Brindisi e provincia».
BrindisiOggi
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