Protocollo d’intesa con l’Università: per il prossimo anno Scienze del farmaco, si spera in un contributo della Regione

BRINDISI- Corso di Laurea in Scienze del farmaco: Farmacia e Farmacia industriale con sede a Brindisi. Questa la novità del nuovo protocollo d’intesa che attende solo la firma digitale dei due rettori dell’Università di Bari e dell’Università del Salento stilato con il Comune di Brindisi. Questa mattina un incontro tra i soggetti interessati per illustrare il nuovo protocollo che avrà durata cinque anni sino all’anno accademico 2021/2022. Alle offerte formative già esistenti Economia aziendale e Professioni sanitarie per l’Università di Bari e Ingegneria aerospaziale per l’Università del Salento si dovrebbe aggiungere il corso di Laurea in Scienza del farmaco che sarà il frutto della cooperazione tra le due Università e verrà inserito all’interno di un nascente Polo chimico-farmaceutico, da realizzarsi attraverso accordi con le industrie operanti sul territorio brindisino. L’attivazione del nuovo corso è previsto per l’anno accademico 2016/2017. Previsto nelle more dell’attivazione del corso anche un master in Farmaco Economia.

Almeno questi sono gli intenti. In realtà la storia universitaria brindisina ha vissuto alti e bassi, ed ora con gli enti locali in difficoltà non si hanno grandi margini di realizzazione. Ma comunque il Comune e le due Università vicine ci provano ad offrire un servizio anche in questo lembo di terra..

L’intento è quello di rafforzare l’offerta formativa universitaria sul territorio brindisino chiedendo un impegno alla Regione Puglia così come già fa per le sedi distaccate di Taranto e Foggia.

Gli attori del protocollo in questa fase di rilancio dell’università a Brindisi si impegnano a erogare un’offerta formativa e scientifica universitaria che rispecchi la vocazione del territorio. In particolare il sistema produttivo risulta caratterizzato dalla presenza di imprese che operano nel settore della Chimica farmaceutica, Gomma e Plastica, Energia, Aerospazio, Maccanica e logistica. Da non sottovalutare la presenza della base Onu.

Nel nuovo protocollo si prevede anche la realizzazione di un Centro di ricerca per la valorizzazione dei settori tradizionali che preveda un corso di formazione per start up di imprese medio piccole, sotto forma di incubatore di impresa. Inoltre è prevista  l’attivazione, nell’ambito di un Centro studi internazionali sull’immigrazione,  di corsi di alta specializzazione sulle tematiche dei flussi migratori.

Il protocollo attende ora di essere firmato dai rettori delle due Università, dopo di che si passerà ad un successivo documento dove saranno stabiliti impegni economici e ruoli, con la speranza che la Regione questa volta stanzi un contributo anche per Brindisi. Per quanto riguarda i locali si fa riferimento ad alcune strutture comunali nel centro cittadino e alla Cittadella della Ricerca ormai quasi completamente desolata.

Lu.Po

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